La Nuova Sardegna

NUORO. Niente distaccamenti terrestri a Mandas, Cuglieri, Bono e taglio netto del personale in quello terrestre a Olbia: è quanto prevede la riorganizzazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco elaborata dal ministero dell’Interno, una sequenza di decisioni che a giudizio della segreteria nazionale sicurezza (Fns) della Cisl non tengono in alcun conto la condizione di insularità dela Sardegna e mettono a rischio l’efficienza del servizio di soccorso tecnico urgente che dev’essere garantito alla popolazione. Estremamente critica la nota firmata dal segretario generale Nino Manca: «La Gallura, oltre a non avere un distaccamento portuale - è scritto - subirà anche una riduzione di personale operativo in quello terrestre di Olbia tale da non consentire la presenza contemporanea di due squadre operative. Questo significa che le tragedie e i morti dell’ultima alluvione, quelli mai dimenticati di Curragghja, lasciano incredibilmente insensibili chi ci governa e chi dirige i Vigili del Fuoco e confermano la lontananza dello Stato dalla Sardegna. Ancora una volta, la nostra insularità, è stata dimenticata. Questo nonostante, a differenza delle altre regioni italiane, in caso di necessità, per avere il supporto dei colleghi provenienti dalla penisola, come accaduto nell’ultima tragica alluvione, siano necessarie almeno 36 ore». Non è finita: «Oltre alla riduzione del personale, è prevista la rottamazione di moderne ed efficienti imbarcazioni in ferro, varate qualche anno fa, privilegiando il mantenimento di imbarcazioni con scafo in vetroresina, inadeguate in caso di incendio generalizzato a bordo di una nave, poiché progettate per incendi di imbarcazioni piccole per la ricerca e il soccorso in mare».