La Nuova Sardegna

Sanna: referendum pronto

di Luca Rojch

Il presidente nazionale del Psd’Az: «Presenteremo la mozione in Regione»

23 marzo 2014
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SASSARI. Niente spada e cavallo come Braveheart. Giacomo Sanna pensa a qualcosa di meno scenografico, ma più pragmatico. «Per conquistare l’indipendenza serve il referendum – non ha dubbi Sanna –. E da lunedì il gruppo inizierà a lavorare in Regione per creare le condizioni». Il Psd’Az lancia la sfida per proclamare la nazione sarda.

L’agitazione europea. Sarà l’onda che agita un po’ tutta Europa, dalla Scozia alla Catalogna, fino al Veneto, ma l’idea dell’indipendenza sembra avere conquistato anche Sanna. Lui ci crede. E guai a dire che il Psd’Az ora cavalca il vento delle regioni-stato. «Noi ci abbiamo sempre creduto – continua Sanna –. Il primo articolo del nostro statuto rivendica proprio l’indipendenza. Ricordo a tutti che già la scorsa legislatura avevamo presentato in aula una mozione in cui chiedevamo l’indizione di un referendum per proclamare l’indipendenza. Non era passato per un solo voto. E c’era stata una maggioranza trasversale. Si erano espressi a favore il centrodestra, ma anche Sel. Il Pd aveva detto no. Quella è stata una occasione mancata, e forse qualcuno dovrebbe fare il mea culpa».

La strategia. Sanna è pronto a portare avanti il progetto su diversi livelli. «Ho già parlato con il gruppo in consiglio. La prossima settimana verrà presentata la stessa mozione già portata in aula la scorsa legislatura – continua il presidente nazionale del Psd’Az –. Vedremo chi ci sosterrà in questa battaglia. In questi giorni ci sarà la direzione a cui parteciperà il segretario nazionale Giovanni Colli. Metteremo a punto la strategia».

Le altre vie. Ma Sanna fa capire che nello stesso tempo il Psd’Az si attiverà per promuovere il referendum per l’indipendenza anche attraverso altri canali. «Una prima ipotesi potrebbe essere la raccolta delle firme – spiega –. Ma si potrebbe anche adottare lo stesso sistema del Veneto che ha scelto una consultazione on-line». E nella politica sempre più digitalizzata e dipendente dagli umori telematici dei sostenitori anche il Psd’Az si affida, grillinamente, alla rete. In Veneto in 2 milioni hanno votato sul web per chiedere la separazione dall’Italia.

Sfumature. Nessuna paura delle polemiche. Sanna entra di prepotenza dentro il dibattito tra le mille anime del sardismo. «Si parla di indipendentismo, autonomismo, sovranismo – afferma –, ma sono solo giochi di parole. Sfumature di un unico concetto. Noi vogliamo una Sardegna libera. Il resto non ci interessa. E nessuno ci dica che siamo integralisti. Noi cerchiamo un accordo che sia condiviso e trasversale. Che spero possa trovare il sostegno anche di altre forze politiche. Ma in ogni caso porteremo avanti il nostro progetto».

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