La Nuova Sardegna

Incidente in campo, calciatore in coma

di Gianfranco Nurra
Incidente in campo, calciatore in coma

Cristian Secci, 40 anni, ha battuto la testa con violenza durante una partita del campionato amatoriale Uisp

23 marzo 2014
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CARBONIA. Il corpo immobile in mezzo al campo. Il terrore negli occhi dei compagni di squadra. Sirene, ambulanze, disperazione. Una partita di calcio si è trasformata in una tragedia. Cristian Secci, 40 anni, lotta tra la vita e la morte dopo un incidente di gioco. Tutto in un istante. Il calciatore ha saltato in corsa, nel tentativo di colpire la palla. Ma è caduto male, malissimo. È atterrato su una gamba che ha ceduto di schianto Ha battuto con violenza la testa sul terreno di gioco. In un primo momento nessuno dei compagni di squadra ha capito la gravità dell’incidente. Sembrava uno dei tanti piccoli infortuni che capitano durante le partite. Ma è bastato che uno dei giocatori si avvicinasse a Cristian per capire la gravità dell’accaduto. L’uomo era privo di sensi, immobile, con il sangue che scorreva dalla bocca e dal naso.

Subito è scattata la macchina dei soccorsi. Sul campo sono arrivati i sanitari. L’uomo è stato caricato a bordo dell’ambulanza e trasportato d’urgenza all’ospedale Sirai di Carbonia. Ma le sue condizioni si sono rivelate troppo gravi. È stato trasferito nel reparto di rianimazione del Brotzu di Cagliari. Le sue condizioni sono gravissime. I medici sospettano che Cristian Secci abbia una frattura cranica. Per questo è stato posto sotto coma farmacologico, nella speranza di aiutarlo nella prima fase dell’emergenza. Ma nessuno si sbilancia. Si spera che il suo organismo reagisca e il calciatore riesca a superare la fase critica.

Rimane l’angoscia in tutti i compagni di squadra. A Carbonia, nel campo sportivo don Vito Sguotti, si sfidavano, nella 23esima giornata del campionato amatori Uisp, il Serbariu, che guida la classifica del girone, e l’Atletico Uta. Un torneo a cui di solito partecipano sportivi che hanno completato la loro carriera agonistica, ma non rinunciano a partecipare a campionati per amatori. Cristian Secci, 40 anni, sposato e padre di una bambina, è uno dei tanti sportivi che partecipa con la sua squadra, l’Atletico Uta, a questo campionato. I compagni di Cristian non hanno abbandonato il loro amico. Sono rimasti per tutta la sera nella sala di attesa dell’ospedale nella speranza di avere notizie di una ripresa dell’uomo.

Ancora sconvolti raccontano quello che è accaduto. “Non c’è stato scontro con un avversario, né una causa a cui addebitare l’accaduto. Neppure chi gli era vicino – spiegano i compagni –si è reso conto in un primo momento di quello che era accaduto”. Ricostruiscono nei dettagli cosa è accaduto. “Si è sollevato per colpire di testa un pallone – tentato di spiegare –. Tornando a terra forse gli ha ceduto il piede d’appoggio. È caduto, quasi a corpo morto e ha battuto la nuca in modo violento. Un incidente assurdo. Siamo ancora sconvolti. Non ci resta che sperare e pregare che Cristian si possa riprendere”.

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