La Nuova Sardegna

i dettagli tecnici

Il 51% alla capogruppo emiliana

Il 51% alla capogruppo emiliana

Entro la fine di giugno il varo della Nuova Sardaleasing

22 marzo 2014
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SASSARI. Il comunicato con cui Bper e Banco di Sardegna annunciano l’incorporazione, in tempi relativamente brevi, di Abf in Sardaleasing porta la firma dell’amministratore delegato della banca emiliana Luigi Odorici e del presidente della banca sarda Antonello Arru.

«Il perfezionamento della operazione – si legge nel comunicato congiunto diffuso dal gruppo – subordinato all’approvazione del progetto di fusione da parte dei consigli di amministrazione e delle assemblee straordinarie delle società partecipanti alla fusione, è previsto entro il primo semestre del 2014».

Entro giugno, dunque, la direzione della Sardaleasing, come dire la stanza dei bottoni, non sarà più negli eleganti uffici sassaresi di via IV Novembre, ma verrà trasferita a Milano nella sede della Abf dove ci sarà anche l’amministratore delegato.

Abf è una società specializzata nel comparto del leasing immobiliare che conta una trentina di dipendenti. Il progetto d’integrazione, che da subito ha suscitato le preoccupazioni del sindacato, prevede anche la cessione di azioni Sardaleasing Spa del Banco di Sardegna alla capogruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna in base al rapporto di cambio approvato dalle due società che partecipano alla fusione.

L’effetto immediato della manovra, in linea con il piano industriale 2012-2014 del gruppo, consentirà alla capogruppo di detenere il 51 per cento delle azioni.

Su questo passaggio, in particolare, si concentrano i timori dei sindacati sardi che ritengono «possa essere la prima tappa di un progetto più ampio che potrebbe avere come esito il ridimensionamento dell’organico di una società ben radicata nel territorio». (a.me.)

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