La Nuova Sardegna

Crac Abbanoa, in arrivo i conti veri

di Alfredo Franchini
Crac Abbanoa, in arrivo i conti veri

All’assemblea dei soci l’advisor presenterà la radiografia della società. La giunta Pigliaru vuole riformare l’intero sistema

18 marzo 2014
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di Alfredo Franchini

CAGLIARI.. Domani è prevista l’assemblea di Abbanoa con la Regione che, attraverso un aumento di capitale operato nel dicembre dell’anno scorso, è diventata il maggiore azionista con il 46 per cento delle quote. Per questo da sabato scorso l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha messo mano al dossier e ha avviato una serie di contatti informali: il pallino è nelle mani della Regione che vuole mettere ordine all’intero sistema idrico. Maninchedda sta lavorando sul caso Abbanoa assieme al presidente della giunta, Pigliaru.

L’obiettivo è ambizioso: difendere le buste paga di circa duemila persone; garantire l’efficienza dell’azienda e, con questo, i servizi alle persone. La situazione è complicata e non deriva solo dalla cattiva gestione di Abbanoa - che pure c’è stata - ma dalla grande confusione che contraddistingue il sistema idrico in Sardegna, nato sulla necessità di mettere ordine tra la miriade di enti, una settantina, che governano l’acqua in Sardegna.

L’assemblea di domani ha una grande carica di novità, non solo perché è la prima volta che della questione si occupa la nuova giunta e perché la Regione ha in mano il pallino, per essersi sostituita nella compagine azionaria ai Comuni capoluogo di provincia.

Domani, infatti, sarà presentata la relazione dell’advisor, la Deloitte, che su incarico dell’Ato, ha compiuto uno screening della società. I soci prenderanno atto della diagnosi compiuta dall’advisor e poi dovranno prendere le opportune decisioni nel giro di pochi giorni. Il tempo è davvero poco e per la giunta Pigliaru si impongono le prime scelte importanti.

Il sistema idrico è complesso perché, assieme ad Abbanoa, si sovrappongono altri protagonisti, (su tutti l’Autorità d’ambito e l’Enas). Una rete che ha visibilui smagliature se si pensa che Abbanoa è il gestore che però non dha il potere di decidere né sugli appalti, né sulle tariffe.

La “nuova” Regione vuole rimediare a questo disordine e ha intensificato sia l’esame dei dossier, sia gli incontri: ieri l’amministratore unico di Abbanoa, Carlo Marconi, è stato visto entrare nel palazzo di vetro della Regione, in viale Trento

.

Tutto questo mentre, in parallelo, si sviluppa l’inchiesta della Procura di Cagliari contro ignoti per abuso d’ufficio e peculato e mentre a Nuoro è stata presentata un’istanza di fallimento per il gestore idrico. L’udienza, prevista per stamani al Tribunale di Nuoro, però, potrebbe essere rinviata. Uno slittamento che consentirebbe al legale del gestore idrico della Sardegna, l’avvocato Giuseppe Macciotta, e a quelli della Regione, Alessandra Camba e Mattia Pani, di esaminare la recente memoria depositata dal pm Andrea Schirra.

Nell'unica udienza finora svolta, quella del 27 febbraio scorso, Macciotta aveva depositato un'ampia memoria per argomentare come Abbanoa sia ben lontana dalla condizione di insolvenza che potrebbe determinare il fallimento. “L'ente ha circa 800 milioni di debiti”, aveva spiegato Macciotta, “ma può contare su 589 milioni di crediti reali esigibili. Non solo: i 142 milioni concessi dalla Regione, hanno garantito la capitalizzazione della società e la soluzione di parti delle esposizioni a breve”. Oltretutto, secondo quanto sostiene il legale della società idrica, Abbanoa fornisce un servizio pubblico essenziale e quindi non può essere dichiarata fallito.

L’assemblea dei soci di Abbanoa era stata convocata per la settimana scorsa, quando la giunta non era ancora stata nominata, e per questo il presidente Pigliaru e l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, avevano chiesto uno slittamento di pochi giorni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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