La Nuova Sardegna

operazione nato

Armi in partenza da Santo Stefano

Armi in partenza da Santo Stefano

Prosegue il trasferimento di missili e materiale esplosivo

18 marzo 2014
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LA MADDALENA. Proseguono, con gran riserbo, le operazioni di sgombero di parte degli armamenti sequestrati a trafficanti d’armi internazionali e destinate alla guerra nella ex Jugoslavia e custoditi, dal 1994, nei depositi sotterranei dell’isola di Santo Stefano. Il trasferimento di armi leggere, missili e materiale esplosivo, è stato disposto lo scorso anno dai vertici delle forze armate italiane per svuotare diverse “riservette” (così vengono chiamate le camere blindate dove viene custodito il materiale bellico) e metterle a disposizione della Nato. Il deposito costiero di Santo Stefano, la cui vigilanza e controllo di sicurezza sono affidati a reparti specializzati della marina militare italiana, è stato infatti incluso tra quelli ritenuti “strategici” (per dislocazione e massima sicurezza) nell’ambito della alleanza militare Nato nel Mediterraneo centrale. Il trasporto del materiale bellico avviene in sicurezza, utilizzando traghetti “dedicati” al solo trasporto di armi ed esplosivi. La tratta isolana, da Palau a Olbia, viene effettuata con convogli scortati da reparti militari, mentre il trasferimento via mare per la penisola è assicurato da un traghetto Moby abilitato ai trasporti pericolosi e che viaggia con a bordo il solo carico bellico. (g.p.c.)

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