La Nuova Sardegna

Gallura, gli esclusi dall’assemblea preparano i ricorsi

di Enrico Gaviano

Zanchetta: «Pagliacciata». Altana: «Errori nei conteggi» E c’è chi propone: risarcire il territorio con un assessorato

12 marzo 2014
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OLBIA. A poche ore dalla proclamazione ufficiale degli eletti, la Gallura ha quasi perso le speranze. Il verdetto che verrà pronunciato oggi sembra segnato: 2 consiglieri eletti invece dei 5 previsti a guardare la proporzione fra seggi e abitanti. Nell’aula del consiglio regionale siederanno Giuseppe Meloni del Pd, sindaco di Loiri Porto San Paolo, e Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci.

L’indignazione per la riduzione del 60 per cento dei posti per il territorio è ovviamente grande, ed è esplosa sin dal primo giorno in cui si è affacciata la nefasta ipotesi. Tutti aspettano la sentenza, dopo di che è certo che fioccheranno i ricorsi. Intanto c’è chi, come Giuseppe Meloni, chiede che in qualche modo possa esserci una parziale contropartita per la Gallura. «Francesco Pigliaru – dice il neo consigliere del Pd – potrebbe assegnare un posto nella sua giunta a un gallurese. Mi rendo conto che la proposta è fatta dal solo consigliere di maggioranza che ha a disposizione la nostra circoscrizione, ma non vedo come si possa rimediare in un modo migliore. La presenza di un assessore all’interno dell’esecutivo sarebbe un modo per dare un pizzico in più di visibilità a un territorio che è stato massacrato dall’esito elettorale».

Detto questo, però, Meloni non si esime dal giudicare negativamente la legge elettorale. «E’ stato fatto un vero e proprio pasticcio – sottolinea –, non è possibile infatti che si possa perdere per colpa di un meccanismo farraginoso la gran parte della rappresentanza all’interno del consiglio regionale. Chiaramente c’è più di qualcosa che non va. E già ho chiesto, nella prima riunione che abbiamo fatto fra gli eletti del Pd, che il prossimo Consiglio metta mano a questa legge. Forse non sarà la prima priorità, comunque la normativa va assolutamente cambiata».

Aspetta il risultato elettorale per presentare ricorso anche Pierfranco Zanchetta. L’esponente maddalenino dell’Upc è stato il più votato in Gallura nel suo partito ed il secondo più votato in Sardegna dopo Ledda. «Mi sembra che si possa parlare tranquillamente di scandalo – dice – . Una autentica pagliacciata. Agli elettori possiamo dire che erano su... scherzi a parte. Sono andati a votare, ma il loro voto non vale. Una mancanza di rispetto, se davvero la legge verrà interpretata nella maniera che penalizzerà la Gallura. Eppure l’articolo 3 della statutaria è chiaro: alla nostra circoscrizione elettorale spettano 5 seggi, il resto sono solo interpretazioni assurde. Comunque aspetto l’esito e poi preparerò il ricorso. Al Tar ed eventualmente alla Corte costituzionale».

Marzio Altana, finito secondo dietro l’eletto Giuseppe Fasolino in Forza Italia a sua volta ha già presentato un’istanza per il riconteggio dei voti. «Una mossa – spiega l’esponente azzurro – che va al di là del mio risultato. Ma ci sono stati davvero un sacco di errori nell’attribuzione dei voti, sia di lista che al presidente Cappellacci. In diverse schede hanno scritto il nome Altana ma su un altro simbolo. Ecco, quei voti dovrebbero essere miei. Comunque resta il fatto che la legge ha mostrato dei limiti allucinanti. E’ inaccettabile, infatti, che la Gallura porti solo 2 consiglieri visto che ha diritto a 5 rappresentanti».

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