La Nuova Sardegna

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Caso Sanciu, primi interrogatori

Caso Sanciu, primi interrogatori

L’inchiesta con nove indagati per circonvenzione d’incapace

12 marzo 2014
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TEMPIO. Prenderanno avvio, questa mattina, gli interrogatori di alcune delle nove persone rimaste coinvolte nell’indagine avviata dalla procura della Repubblica sulla circonvenzione d’incapace di un amministratore delegato di due società immobiliari affetto da una malattia psichica. L’indagine, condotta personalmente dal capo della procura gallurese Domenico Fiordalisi, vede coinvolti l’ex senatore Pdl ed ex commissario dell’Autorità portuale di Olbia Fedele Sanciu, il quale con i fratelli Gabriele e Daniele Pulcini e la loro madre, Maria Bice Asara, faceva parte del consiglio di amministrazione delle società Armo Srl di Olbia e Coral Srl di Arzachena, che si occupano di realizzare e vendere unità immobililiari. Nell’inchiesta sono implicati anche Marcello Ancilli, 72 anni di Poggibonsi, e Antonio Cassetta, 74 anni di Bari, braccio destro nell’isola dell’imprenditore romano Antonio Pulcini. Il costruttore che, con la sorella Rita Pulcini, ha realizzato dagli anni Settanta in poi decine di immobili a Olbia e diversi residence sulla Costa, compreso il mega villaggio di Poltu Cuatu, un insediamento turistico tra la Costa Smeralda e Baia Sardinia. Nell’indagine sono finite anche le consorti di Fedele Sanciu e del fratello Francesco, Giovanna Sechi e Margherita Putzu, in quanto risultano socie delle due imprese immobiliari la cui quota societaria di maggioranza pare fosse nelle mani del gruppo Pulcini. Il primo ad essere sentito dalla polizia giudiziaria dovrebbe essere, questa mattina, Antonio Cassetta, ritenuto il rappresentante isolano della famiglia di costruttori romani. A far scattare l’inchiesta è stato un accertamento della guardia di finanza in relazione alla variazione degli incarichi societari in seno alle due imprese immobiliari. La stranezza è che a capo delle società il gruppo dirigente aveva nominato una persona legata alla famiglia Pulcini ma da tempo affetta da deficienza psichica dovuta ad una malattia degenerativa del cervello. Da qui l’inchiesta condotta dal procuratore di Tempio Domenico Fiordalisi che la settimana scorsa ha disposto una mega perquisizione nelle abitazioni e negli uffici delle nove persone finite sul registro degli indagati e scattate a Olbia, Roma, Poggibonsi e Palau. Diversi indagati, tra i quali l’ex senatore Fedele Sanciu, avrebbero chiesto d’essere sentiti dal magistrato. (g.p.c.)

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