La Nuova Sardegna

la dependAnce ristrutturata

Per l’ex-senatore denuncia-bis per la sua villa: falso e abusi edilizi

Per l’ex-senatore denuncia-bis per la sua villa: falso e abusi edilizi

TEMPIO. Piove sul bagnato sulle dependance realizzate nella mega villa di Fedele Sanciu. L’ex senatore del Pdl, già denunciato per abusi edilizi nei mesi scorsi per aver cercato di aggirare la...

28 febbraio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. Piove sul bagnato sulle dependance realizzate nella mega villa di Fedele Sanciu. L’ex senatore del Pdl, già denunciato per abusi edilizi nei mesi scorsi per aver cercato di aggirare la normativa urbanistica facendo passare alcune ristrutturazioni, già eseguite, attraverso le agevolazioni del “Piano Casa”, è stato nuovamente denunciato, nei giorni scorsi, per falso e abusi edilizi insieme al costruttore che ha realizzato, nella sua villa di “Lattalai” – un compendio di oltre venti ettari alla estrema periferia di Olbia, sulla strada per Sassari – diversi immobili: secondo il corpo forestale regionale sarebbero stati realizzati molto prima rispetto al momento della formale denuncia all’ufficio tecnico di Olbia. La nuova inchiesta è collegata alla prima indagine penale, quella relativa alle volumetrie in eccedenza previste per il “piano casa” di berlusconiana memoria che, nel dicembre scorso, misero nei guai Fedele Sanciu, l’ex senatore del Pdl, rientrato in Forza Italia e attuale commissario (indagato) dell’Autorità portuale di Olbia. Secondo le integrazioni d’indagini portate avanti dal corpo di vigilanza ambientale della Regione il senatore avrebbe commesso una serie di presunti abusi edilizi all’interno della sua mega villa alla periferia di Olbia, e per far quadrare i volumi avrebbe denunciato, accordandosi con l’impresario che ha realizzato i manufatti, una data di realizzazione diversa da quella realmente accertata. Nel dicembre scorso, invece, la villa di Fedele Sanciu venne sottoposta a verifica da parte del corpo forestale, che stava accertando la fattibilità di una modifica di destinazione d’uso su alcune dependance.

L’occasione era stata la riapertura dei termini regionali per le agevolazioni dovute al Piano Casa, e Fedele Sanciu, stando agli accertamenti, si infilò nella “finestra”del secondo Piano Casa varato dalla Regione chiedendo di poter trasformare un piano terra attiguo alla villa – originariamente sorto come locale per il trattamento e la trasformazione di carni, una macelleria e salumeria artigianale a uso familiare –, in una dependance abitabile. Nulla di più regolare, stando alla richiesta protocollata nel giugno del 2013 all’ufficio tecnico di Olbia. Ma la sorpresa era arrivata quando, nel corso dell’ispezione, gli uomini del comando stazione forestale di Olbia si trovarono davanti anziché le celle frigo e i banconi per la lavorazione delle carni un nuovo appartamento, riccamente rifinito e che comprendeva un ampio salone, alcune camere da letto, una cucina, due bagni e diversi disimpegni. Il tutto realizzato senza che fosse preventivamente autorizzato l’indispensabile cambio di destinazione d’uso, oltre all’aumento di volumetrie. Gli accertamenti da parte del corpo forestale pareva fossero conclusi con la prima denuncia, ma nello spulciare tra le carte depositate in Comune,gli investigatori ambientali scoprirono diverse discrepanze: da qui la nuova denuncia, a integrazione della prima, che parla di falso in atti pubblici e abusi edilizi a carico dell’ex senatore e del suo impresario.

Ora l’intero incartamento si trova sul tavolo del sostituto procuratore della Repubblica di Tempio Riccardo Rossi che sta esaminando attentamente questo e altri casi di abusivismo edilizio nell’area urbana di Olbia. Dove parrebbe siano state concesse, anche di recente, licenze edilizie facenti riferimento a leggi urbanistiche relative all’edilizia rurale. Che ben poco ha a che vedere con la città e l’insediamento urbano. (g.p.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative