La Nuova Sardegna

Lai contro l’Eni: «Un nano nel territorio»

di Gianni Bazzoni
Lai contro l’Eni: «Un nano nel territorio»

Il segretario Pd reagisce contro l’Ad Scaroni che si vanta di investire nell’isola e di non chiedere soldi pubblici

26 febbraio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Niente soldi pubblici, in nessuna attività. La dichiarazione di Paolo Scaroni, Ad di Eni, pronunciata ieri in occasione del rinnovo dell’accordo con il Cnr per la ricerca scientifica, ha fatto registrare reazioni su più fronti. Silvio Lai, senatore del Pd, ha spiegato che i conti tra Eni e la Sardegna non tornano.

«Nell’Isola il ricordo di Eni è pessimo – ha detto Lai –, il presente non è granchè. E non basta il micro-investimento sulla chimica verde, che si limita a riconvertire il poco personale Eni-Versalis a Porto Torres per rifarsi una reputazione». E il segretario del Pd sardo accetta la sfida di Scaroni: «Un’azienda come l’Eni, che si propone come un gigante industriale che fa a meno degli investimenti pubblici, non può essere un nano nel rapporto con un territorio che ha sfruttato e abbandonato al suo destino, come in Sardegna, dove ha potuto contare su finanziamenti statali».

Silvio Lai rilegge la storia recente: «Con le sue scelte l’Eni ha mandato a casa in pochi anni migliaia di lavoratori, anche nell’indotto. Ha impegni per le bonifiche industriali di sua pertinenza per 800 milioni di euro che sono inattuate e per le quali, di volta in volta, dà la responsabilità al ministero dell’Ambiente, alla giunta regionale. E ha dimenticato gli impegni per il reinserimento di quei lavoratori della Vinyls che hanno protestato civilmente, rinchiudendosi anche all’Asinara». L’ultimo passaggio è per quello che succederà da ora in poi: «Nell’ultimo anno la politica dell’Eni è servita a risparmiare pochi euro, escludendo dai servizi le imprese sarde. Così gli appalti sono andati ad aziende di altre regioni che hanno subappaltato, a prezzi da fame, il lavoro “sporco” alle imprese locali. Di cosa si può vantare Scaroni in Sardegna? Solo di un comportamento da nano industriale che non si accettava neanche 50 anni fa». Telegramma a Scaroni: «La sua Eni non avrà sconti: la giunta di Francesco Pigliaru non consentirà che non vengano mantenuti gli impegni sulle bonifiche, sugli investimenti e sui lavoratori».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative