La Nuova Sardegna

«Subito la deroga del Patto di stabilità»

«Subito la deroga del Patto di stabilità»

La prima richiesta del neo presidente a Renzi. E poi «piano straordinario per l’edilizia scolastica»

25 febbraio 2014
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CAGLIARI. Due uscite pubbliche per il presidente Francesco Pigliaru (nella foto). La prima al Tg3-Sardegna della Rai, con l’annuncio che al neo presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sarà chiesta subito la deroga del Patto di stabilità: «Ingessa la spesa e gli investimenti della Sardegna», ha detto il governatore. È molto probabile che nelle intenzioni di Pigliaru la rivendicazione sia legata a uno degli argomenti ripetuti più volte in campagna elettorale: il piano straordinario per l’edilizia scolastica. Piano in cui la Regione governata dal centrosinistra sembra intenzionata a investire buona parte delle entrate a disposizione. A meno che la deroga al Patto non possa essere utilizzata anche per finanziarie un piano straordinario per il lavoro a favore dei giovani. È questa, come si sa, una delle emergenze dell’isola visto l’aumento esponenziale dei disoccupati ma anche di chi ormai ha rinunciato a cercare lavoro, perché «sconfortato da un mercato che non dà segnali di ripresa».

La seconda uscita pubblica del presidente è stata con un comunicato firmato dalla sua segreteria. Comunicato incentrato più che altro sul rinvio almeno di una settimana delle consultazioni con i partiti della coalizione. Ecco il testo: «Sono questi i tre temi di lavoro di inizio settimana per Francesco Pigliaru: esaminare la lista dei procedimenti più importanti bloccati e che è necessario rimettere in moto al più presto, verificare lo stato degli stanziamenti non utilizzati e approfondire i punti sulle buone pratiche (sarebbero le eccellenze di Sardegna) presentati in campagna elettorale come esempi da seguire, attraverso visite alle realtà più efficienti». Poi il passaggio politico: «Sempre in questa settimana Pigliaru sarà impegnato a preparare gli incontri di consultazione con i rappresentanti dei partiti della coalizione in vista della formazione della giunta regionale». Ma nel frattempo «il presidente eletto, in attesa della proclamazione, ha programmato diversi incontri con le parti sociali, con le rappresentanze territoriali e gli esponenti della società civile». Cioè per la giunta i tempi non sono ancora maturi.

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