La Nuova Sardegna

A rischio il commissario della Provincia di Olbia

di Enrico Gaviano
A rischio il commissario della Provincia di Olbia

In base a una legge del 2005, Pirari non avrebbe i requisiti per la nomina L’eventuale decadenza dovrà essere votata dal nuovo consiglio regionale

25 febbraio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Ugo Cappellacci ci è ricascato. La nomina dei commissari degli enti locali in Gallura gli ha creato solo problemi. Anche l’indicazione di Francesco Pirari, designato dopo il commissariamento della Provincia Olbia-Tempio, sarebbe illegittima. Come quella che ad aprile di tre anni fa aveva portato alla decadenza di Mariano Mariani, commissario al Comune di Olbia. A mettere nei pasticci Pirari, e tutti gli atti firmati dal commissario dal momento in cui ha assunto l’incarico il 2 luglio 2013, è la legge numero 13 dell’ottobre del 2005. Infatti il legislatore, nell’articolo che indica i requisiti per la nomina dei commissari, sottolinea come possano essere nominati alla carica i dirigenti di enti locali in pensione che abbiano esercitato le loro funzioni in un ente con popolazione non inferiore a quella dell’ente commissariato. Ed è qui che inciamperebbe Pirari, 77 anni, ingegnere di professione, che ha esercitato in passato, anche se nell’atto di nomina non se ne fa cenno, le funzioni di dirigente del settore tecnico al Comune di Nuoro per circa 22 anni, e nel periodo 2003-2004 la funzione di dirigente responsabile del settore tecnico del Comune di Sassari.

La nomina quindi non sarebbe valida. Perché la provincia Olbia-Tempio supera abbondantemente, secondo i dati Istat, i 150mila abitanti, mentre il Comune di Sassari arriva alla soglia dei 126mila abitanti, molto meno invece per quel che riguarda gli abitanti di Nuoro. L’inghippo non è di poco conto e rischia di creare grossi problemi all’ente commissariato, perché comunque Pirari, dal momento della sua nomina, ha firmato diversi atti che potrebbero essere annulati. L’ente in questo periodo non ha brillato per cose fatte, anzi la macchina amministrativa ha subito un grosso rallentamento. In cassa risultano esserci ancora decine di milioni da spendere, circa una sessantina, che invece non vengono programmati. E questo, forse, è stato un bene, alla luce della probabile decadenza, che dovrà comunque essere votata dal nuovo consiglio regionale, a meno che Pirari non si dimetta prima per togliere dall’imbarazzo l’ente che sta amministrando.

Pirari a Nuoro ha predisposto nel 1980 il piano regolatore della città ed è stato responsabile del procedimento di numerose opere pubbliche nuoresi.

Nel 2011 fu dichiarata illegittima la nomina del commissario del Comune di Olbia, sempre designato dalla Regione e dall’allora governatore Cappellacci. La decadenza fu ratificata con voto segreto (30 favorevoli e 27 contrari) dal consiglio regionale che si pronunciò sulla proposta presentata dal centrosinistra e sottoscritta anche dal sardista Giacomo Sanna. Il motivo della decadenza? Mariani, ex direttore generale dell'Osservatorio economico, oggi soppresso, ed ex commissario del Parco di Molentargius, non poteva essere nominato commissario del Comune di Olbia dalla giunta regionale perché non possedeva i requisiti imposti dalla legge sugli enti locali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative