La Nuova Sardegna

Piras: serve discontinuità, Uras: resto a Roma a fare il senatore

Piras: serve discontinuità, Uras: resto a Roma a fare il senatore

SASSARI. Sel entra nel cuore del post elezioni. Lo fa con i suoi parlamentari, il deputato Michele Piras e il senatore Luciano Uras. In due interventi distinti invocano un’azione da parte di...

24 febbraio 2014
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SASSARI. Sel entra nel cuore del post elezioni. Lo fa con i suoi parlamentari, il deputato Michele Piras e il senatore Luciano Uras. In due interventi distinti invocano un’azione da parte di Francesco Pigliaru perché Palazzo e popolo si riavvicinino. Ma tra i comunicati dei due parlamentari ci sono sfumature che fanno pensare a qualche movimento all’interno del partito. Piras parla della necessità di lanciare volti nuovi. Uras, che secondo alcuni aveva dato la disponibilità a fare l’assessore agli Affari generali, conclude il suo intervento con un laconico: «Per quanto mi riguarda continuerò nel Senato a rappresentare le istanze della Sardegna e dei sardi». Piras chiede rinnovamento. «Il 48 per cento dei sardi non è andato a votare -dice Piras –. La sfiducia dei cittadini verso le Istituzioni è il fallimento della politica. Questo fenomeno non è cancellabile con un colpo di spugna. Vorrei dare un consiglio al presidente Pigliaru e a tutti i partiti della maggioranza che formeranno la giunta. I volti del governo del centrosinistra debbono incarnare il bisogno di cambiamento e restituire fiducia ai sardi. Serve discontinuità. Volti nuovi, energie fresche, persone competenti, oneste e credibili. E faccio anche appello a chi in questi decenni ha dato tanto alla politica, è giunto il tempo di sostenere una nuova generazione di amministratori. Si offra una risposta forte e visibile al popolo dei delusi. Quando si vince si assumono grandi responsabilità e si raccolgono grandi aspettative. La costruzione del governo regionale non è una partita a scacchi. Andiamo oltre il ceto politico consolidato, abbiamo il dovere di cambiare il volto della Sardegna». Uras chiede collegialità nella scelta degli assessori. «Bisogna iniziare bene la fase di governo, alla quale Sel intende partecipare – spiega Uras –. Vogliamo assumerci le nostre responsabilità. Gli elettori chiedono attenzione per le sofferenze della comunità colpita nel dalla crisi. Serve una volontà unitaria nel confronto con lo Stato su temi come occupazione, rinascita dell'economia, rilancio del sistema produttivo. Dobbiamo realizzare un fronte comune delle forze politiche e sociali. Per quanto mi riguarda continuerò nel Senato a rappresentare le istanze della Sardegna e dei sardi, insieme alle esigenze del mondo del lavoro e dell'impresa onesta, delle persone in condizione di disagio e povertà. La scelta di chi farà parte del governo della Regione è un compito collettivo, come lo è stata la campagna elettorale». (l.roj)

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