La Nuova Sardegna

Lena, la modella di Caravaggio racconta

di Paolo Curreli
Lena, la modella di Caravaggio racconta

Domani alla Biblioteca comunale di Sassari presentazione del libro di Alessandra Masu

29 gennaio 2014
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SASSARI. La Roma dei primi anni del '600 l'arte, la passione, il sangue attraverso il racconto di Lena “che è donna di Caravaggio”. La voce della bellissima cortigiana modella e amante del pittore rivive nel libro “Lena” (etgraphie, 12 euro) di Alessandra Masu che ha messo la sua competenza di storica dell'arte a servizio della ricostruzione della tormentata storia d'amore tra la modella e l'artista. Quello che gli archivi non raccontano viene colmato dall'immedesimarsi della scrittrice nella vicenda della donna che posò, suscitando scandalo, per capolavori come “La Madonna dei Pellegrini”, “La Madonna dei Palafrenieri” e “L'estasi di Maria Maddalena”.

Lena è una figura centrale nell'ambiente romano frequentato dall'artista e un volto famoso del mondo delle cortigiane che frequentano i potenti della curia pontificia. Utilizzare quel viso per rappresentare la Vergine era un affronto per la morale, e le opere vengono rimosse dagli altari per finire, guarda caso, nelle collezioni dei censori come in quella del cardinal Borghese. Alessandra Masu ci raffigura Lena in attesa del rientro di Caravaggio, in fuga con una condanna capitale, per l'omicidio del rivale Ranuccio Tomassoni. L'attesa angosciosa riporta alla memoria l'intreccio delle loro vite, e tutta la durezza di quel secolo, un incontro che non si realizzerà. Il pittore muore sulla spiaggia di Porto Ercole il 18 luglio del 1610, Lena qualche mese prima. La Masu fa parlare Lena nella lingua dell'epoca desunta dagli archivi che ha esplorato con passione. Il volume viene presentato domani, alle 18,30, nella sala Conferenze della Biblioteca Comunale, nell'antico palazzo d'Usini, interverranno l'autrice, l'assessore alla cultura Dolores Lai, la storica dell'arte Sonia Borsato e il giornalista Francesco Pinna.

Presente anche l'ideatore del progetto, Stefano Resmini che ha pensato di concludere l'evento con una mostra alle 20; “Le stanze di quartierino blatta”. Il collettivo artistico propone il corpo della modella come protagonista, Lena non presta solo la sua immagine per creare pittura ma diventa essa stessa arte. Il corpo della donna è presente non solo evocato dalla pittura.

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