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Oli essenziali da “sa pompìa”, premiata start up al femminile

di Salvatore Martini
Oli essenziali da “sa pompìa”, premiata start up al femminile

SASSARI. Da prodotto di nicchia per preparare i dolci della tradizione siniscolese a stella emergente nel campo della fitoterapia, per sa pompìa il passo è stato breve. Da alcuni anni l’agrume...

28 gennaio 2014
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SASSARI. Da prodotto di nicchia per preparare i dolci della tradizione siniscolese a stella emergente nel campo della fitoterapia, per sa pompìa il passo è stato breve. Da alcuni anni l’agrume giallo dalla forma bitorzoluta, caratteristico del territorio di Siniscola, sta vivendo un’ascesa inarrestabile.

La start up Phareco dell’Università di Sassari che si occupa di estrarre dal frutto oli essenziali dalle proprietà terapeutiche ha ottenuto un nuovo successo, piazzandosi tra le 22 idee vincitrici del concorso nazionale “La tua idea per il Paese”, presentate lo scorso 10 gennaio a Roma alla presidenza del Consiglio dei ministri. Un successo dietro l’altro per l’equipe tutta al femminile composta da Grazia Fenu e Marianna Bonesu del dipartimento di Scienze biomediche dell’ateneo sassarese e da Alessandra Cuccu e Maria Gavina Scarzella, che l’anno scorso hanno ottenuto il primo posto regionale nell'Italia Camp.

Gli oli essenziali che si ricavano dalla scorza dell’agrume hanno proprietà lenitive, antinfiammatorie, antibatteriche e antimicotiche: l’ideale per creare saponi, creme, prodotti cosmetici e medicinali che potrebbero affermarsi nel campo farmacologico e del benessere, tutti a base di un prodotto naturale che per secoli è stato utilizzato esclusivamente in ambito dolciario. A Siniscola, infatti, l’agrume – il cui nome scientifico, vista la sua forma bizzarra, è Citrus mostruosa – viene lavorato con miele e zucchero per produrre dolci sopraffini.

Alcuni anni fa la svolta. Sa pompìa, che fa parte dei presìdi di Slow food per la tutela della biodiversità, è stata prima impiegata in progetti di valenza sociale per poi passare rapidamente a quelli scientifici. Grazie a un protocollo di intesa siglato nel 2010 tra il Comune di Siniscola, la Asl, l’Università di Sassari e l’Istituto agrario di Siniscola, è stato possibile avviare le ricerche in laboratorio che hanno consentito di svelare le proprietà farmaceutiche dell’agrume. Un successo indiscutibile, e che potrebbe aprire le porte a nuovi studi. La startup Phareco essential oils si gode il meritato trionfo. L’evento che si è tenuto a Roma ha avuto grande eco, annoverando tra i partecipanti i presidenti dell’associazione Italia Camp, Antonio Catricalà e Fabrizio Sammarco, e i presidenti della fondazione Italia Camp, Gianni Letta e Pier Luigi Celli.

La bontà dell'idea d'impresa è stata riconosciuta anche dalla Camera di commercio di Sassari che ha premiato il lavoro con un voucher da 10mila euro, piazzandolo al primo posto tra i beneficiari. Non male, se si pensa che tutto è partito da uno strano frutto giallo dalla forma bitorzoluta.

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