La Nuova Sardegna

Prete caccia bambino: denunciato

di Luciano Onnis
Prete caccia bambino: denunciato

Avrebbe ferito il piccolo (10 anni) che disturbava durante la messa

22 gennaio 2014
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GUAMAGGIORE. Francesco (nome di fantasia) è un bambino di 10 anni di Guamaggiore, paesello di poco più di mille anime ai confini tra Trexenta e Marmilla. Ha l’argento vivo addosso e spesso, come capita a quelli come lui, non riesce a contenere la sua esuberanza a prescindere del luogo in cui si trova. Come, per esempio, una chiesa, dove oltretutto è in svolgimento una funzione religiosa che richiede appunto un religioso silenzio. Qualche giorno fa, domenica, Francesco questo rituale non lo ha rispettato e ha mandato fuori dai gangheri l’anziano celebrante don Gianfranco Zuncheddu, 73 anni, originario di Burcei, parroco della chiesa di San Sebastiano, patrono del paese, a Guamaggiore da un anno e qualche mese.

Il sacerdote – secondo quanto emerso – avrebbe sopportato per un bel po’, poi ha interrotto per un attimo la funzione per scendere dall’altare e andare verso il ragazzino che fra i banchi stava disturbando lui e i fedeli raccolti in preghiera. La pazienza di don Zuncheddu, prete tutto d’un pezzo con una laurea in diritto canonico e avvocato rotale, nonché ex cappellano in pensione della polizia di Stato, aveva superato la soglia di tolleranza e neppure davanti a un bambino, sicuramente indisponente nel suo atteggiamento irriguardoso (ma pur sempre un bambino), si è ricomposta.

Il sacerdote avrebbe afferrato il piccolo per un braccio con l’intenzione di farlo uscire dalla chiesa, ma ha trovato una decisa opposizione da parte del “diavoletto”. Tira di qua e spingi di là, il prete avrebbe inciampato rovinando addosso al bambino. I due sono finiti entrambi a terra.

La situazione tragicomica è durata qualche istante, poi Francesco è andato via ed è tornato a casa in lacrime per raccontare tutto alla mamma e al padre, lamentando un forte dolore all’anca sinistra. La donna non ha avuto esitazioni e ha portato il figlio – il marito non può uscire di casa perché agli arresti domiciliari – alla guardia medica. Ne è uscita con in mano un certificato che assegnava al ragazzino tre giorni di cure.

Il passo successivo, dopo averci pensato per un giorno, è stato quello di bussare alla porta della caserma dei carabinieri di Guasila – a Guamaggiore non c’è una stazione dell’Arma – per sporgere denuncia contro don Gianfranco Zuncheddu. Il parroco potrebbe trovarsi a dover rispondere in sede giudiziaria di violenza privata nei confronti di un minore.

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