La Nuova Sardegna

Lo stupore dei compaesani: «Erano persone tranquille»

di Tore Cossu
Lo stupore dei compaesani: «Erano persone tranquille»

NORAGUGUME. Poca gente in giro. Pochi commenti. A Noragugume ieri si respirava aria pesante. La notizia è arrivata in chiesa durante la messa delle 10 celebrata da don Andrea Rossi, che da tre anni...

20 gennaio 2014
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NORAGUGUME. Poca gente in giro. Pochi commenti. A Noragugume ieri si respirava aria pesante. La notizia è arrivata in chiesa durante la messa delle 10 celebrata da don Andrea Rossi, che da tre anni guida la comunità parrocchiale di Noragugume e del vicino centro di Dualchi. E in pochi attimi la notizia ha fatto il giro delle case dove è stata accolta con incredulità e stupore. Ma anche con grande preoccupazione: nessuno ha dimenticato la faida.

«Forte sgomento e incredulità» sono i sentimenti espressi dall'assessore comunale ai Lavori pubblici Angelo Pirosu: «Questi episodi non aiutano la comunità a progredire». «Parimos in gherra», ha commentato un allevatore che si è recato nell'azienda di Pira Birde per curiosare sull'accaduto. «Questo fattaccio non ha niente a che vedere con gli omicidi degli anni scorsi – dicono a Noragugume –, Bruno e Umberto Nieddu erano persone tranquille, tutto casa e lavoro».

Il figlio era stato visto in giro per il paese venerdì notte in occasione dei festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate. Era rimasto per un po’ attorno al falò allestito in piazza IV Novembre, dove erano in corso i festeggiamenti civili. Sabato è andato con amici in pizzeria, ma è tornato a casa presto.

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