La Nuova Sardegna

villasimius

In cella l’assassino del pensionato

di Gian Carlo Bulla
In cella l’assassino del pensionato

È un vicino esasperato dagli sconfinamenti dei cavalli

15 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





VILLASIMIUS. Individuato nel giro di pochi giorni l’assassino del pensionato Salvatore Zanda. È Salvatore Floris, 73 anni, anche lui di Villasimius: esasperato a causa delle continue invasioni dei cavalli del vicino nei terreni in cui teneva il suo piccolo gregge di pecore, sabato mattina lo ha atteso nascosto dietro un macchione di lentisco e senza pensarci due volte, in un impeto d’ira, lo ha freddato con una fucilata alla schiena. Floris ha ammesso davanti ai carabinieri il delitto. Zanda, 65 anni, celibe, incensurato, ex emigrato ed ex guardiano notturno di uno stabilimento balneare di Porto Giunco, è stato ucciso mentre si accingeva ad aprire il cancello del suo “tancato “ in località Is Cruccuris. Tra Zanda e Salvatore Floris non correva da diverso tempo buon sangue, in modo particolare dalla primavera dello scorso anno, da quando avevano avuto una animata discussione nel corso della quale si erano a vicenda minacciati.

A distanza di poco più di cento ore dall’omicidio i carabinieri del nucleo investigativo di Cagliari e della compagnia di San Vito hanno identificato ed arrestato l’autore del delitto che ha destato grande preoccupazione e cordoglio a Villasimius. Determinante per l’identificazione dell’omicida è stata la preziosa collaborazione fornita agli inquirenti – guidati dal tenente colonnello Alfredo Saviano e dai capitani Michele Cappa e Federico Lojacono – da diverse persone che hanno i terreni nei pressi del luogo del delitto e che erano a conoscenza dei dissapori tra i due pensionati. Salvatore Floris, uno dei primi sospettati, dopo uno stringente interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Villasimius alla presenza dell’avvocato di ufficio, Ignazio Ballai, ha confessato l’omicidio al pm Danilo Tronci che coordina le indagini. L’omicida si è detto pentito e ha raccontato per filo e per segno i minuti che hanno preceduto e seguito il delitto. Dopo aver visto l’allevatore di cavalli dirigersi in Panda verso il proprio tancato, ha imbracciato il fucile, una doppietta calibro 12 caricata a pallettoni, e lo ha preceduto passando per i campi. Ha quindi preso la mira e ha premuto il grilletto un’unica volta.

Dopo aver visto Salvatore Zanda stramazzare al suolo si è allontanato in tutta fretta. È andato in paese, ha pulito il fucile ed è tornato sul luogo del delitto mischiandosi ai numerosi curiosi. Al termine delle formalità di rito Salvatore Floris è stato associato al carcere di Buoncammino a Cagliari. È accusato di omicidio e porto abusivo di arma comune da sparo. I funerali della vittima saranno celebrati questo pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Raffaele Arcangelo dal parroco don Giampaolo Secci.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative