La Nuova Sardegna

Guerra per il controllo di Costa Paradiso

di Sebastiano Depperu
Guerra per il controllo di Costa Paradiso

Un gruppo di proprietari chiede l’assemblea per sfiduciare l’attuale Cda, accusato di gestione poco trasparente

14 gennaio 2014
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D’AGULTU. Anche negli angoli di paradiso c'è sempre qualcosa che non va. Polemiche, discussioni e interessi economici turbano la tranquillità di un posto magico: succede a Costa Paradiso, che nel nome porta il suo destino di splendida e conosciuta meta turistica, con quasi 2500 case e una media di presenze, in estate, tra le 8 e 9mila.

Il consiglio di amministrazione, guidato dal presidente Piergianni Addis (imprenditore del settore turistico che vive a Roma), viene contestato dalla minoranza – rappresentata dal “Gruppo di controllo locale” e capeggiata da Pasquale Ferrara (asset manager di Forex che passa la maggior parte del suo tempo a Costa Paradiso) – che lo vuole sfiduciare.

Le polemiche riguardano principalmente la trasparenza nella gestione dell’insediamento turistico sulla costa di Trinità d’Agultu. Da qui la guerra in corso da alcuni mesi tra il gruppo di maggioranza e quello di minoranza.

Il 13 aprile 2013 all’assemblea per eleggere il nuovo Cda sono intervenuti in proprio o per delega l'86 per cento dei proprietari delle abitazioni della comunità. Due le liste in gara. La prima, con a capo Piergianni Addis, ottenne 3.029,65 voti in millesimi; la seconda, guidata da Ferrara 2.186,31. Il Comune di Trinità d’Agultu con la quota di 1.461 voti si è astenuto.

Ora il “Gruppo di controllo locale” riparte all’attacco: sul suo blog è partita la raccolta di adesioni per chiedere la convocazione dell’assemblea in cui sfiduciare l’attuale consiglio di amministrazione.

Querelle a parte, Costa Paradiso è una località turistica che da più cinquant’anni conosce una crescita impetuosa. La spiaggia di Li Cossi viene considerata fra le spiagge più belle della Sardegna e si estende su diversi milioni di metri quadrati per un fronte costiero di circa 5 miglia.

Nel 1963 nacque la prima foresteria, costruita da imprenditori luresi. E ogni anno aumenta il numero delle famiglie che decide di trasferirsi stabilmente a Costa Paradiso

Sono ormai 2480 le abitazioni di proprietà. Un condominio di enormi dimensioni e non facile da gestire. In media, nei mesi estivi, si arriva a contare tra le 8 e 9mila presenze. La capienza massima è, invece, di 12mila.

La fetta di villeggianti stranieri si aggira attorno al 15 per cento, ma di anno in anno è destinata a salire. Imprenditori russi ed ucraini stanno puntando i loro interessi sulla perla del Comune di Trinità d'Agultu. C'è anche un progetto per la creazione di un museo sottomarino tra Costa Paradiso e l'Isola Rossa (sempre in nel comune di Trinità d'Agultu) che, se realizzato, seguirà le orme di quello di Cancun in Messico.

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