La Nuova Sardegna

Se il canto sposa i versi di Rodari

di Giacomo Mameli
Se il canto sposa i versi di Rodari

Il progetto di Gisella Vacca, dal tour in Spagna al concerto di Selargius

10 gennaio 2014
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SELARGIUS. Si può festeggiare il Natale anche senza gospel, “Jingle bells” e “Astro del ciel”. Se Natale – lo ha rimarcato Papa Francesco – è messaggio di pace, serenità, fratellanza, basta una casa in collina, alcuni artisti di talento e celebrare in musica, poesia e scienza una delle ricorrenze più sentite dell’anno. Se poi c'è un astrofisico che, con immagini e parole, racconta il mistero delle galassie, delle comete e dell'universo intero, si può godere una serata di indiscussa valenza culturale anche lontano dai teatri luccicanti.

È avvenuto a "Casa Sirio", campagne di Selargius fra Campidano e Parteolla, campi rom da una parte, vigneti dall’altra. Gisella Vacca, appena rientrata da una tournée in Spagna, è stata mattatrice indiscussa con una voce calda e potente e la sua bellezza tutta mediterranea. Con "Le parole del bambino" di Gianni Rodari, il "Natale di guerra" di Trilussa, il "Vespro di Natale" di Sebastiano Satta, versi di Pablo Neruda, Umberto Saba, Fabrizio De André e John Denver e altri capolavori della letteratura contemporanea (Sardegna compresa con Notte de chelu) Gisella Vacca ha proposto un Natale dove hanno dominato le parole dei diritti civili. Ha strappato applausi quando ha proposto "Rachel and the storm", brano della Casa del vento. Racconta la storia di Rachel Corrie, pacifista statunitense di 23 anni. Una figura esemplare: voleva impedire, facendo scudo col proprio corpo, che i bulldozer abbattessero le case dei palestinesi a Gaza. Ma fu schiacciata il 16 marzo 2003. La canzone era ispirata da una poesia che Rachel scrisse alla madre prima di morire.

Tutto il cast di alto livello. Gli arrangiamenti al piano di Nicola Meloni, musicista eclettico, aperto a esperienze eterogenee. Ha studiato pianoforte jazz al Conservatorio di Torino, chitarrista, tastierista e autore dei Misbelieving, progetto alternative metal da cui scaturisce, nel 2005, l'Ep Dawn's Silent Grace. Tra il 2006 e il 2009 pianista dei Keltaloth, formazione guidata dall'organettista Ivan Pili, in una commistione tra musica celtica, influenze popolari irlandesi e world music. Con Meloni la presenza straordinaria di Francesco Moneti, polistrumentista dei Modena City Ramblers e Luca Lanzi, autore e cantante del gruppo toscano Casa del Vento. I due musicisti si sono innestati alle proposte dell'artista sarda, presentando brani armoniosamente incastonati nel taglio "impegnato" dato a questo concerto post-natalizio: la condizione degli immigrati, la guerra in tutte le sue più feroci espressioni passate e presenti, gli emarginati, la commovente versione dell'Ave Maria da "La buona novella" di De André.

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