La Nuova Sardegna

la società nei guai anche a olbia

Confermato il sequestro di beni per 5,5 milioni

di Enrico Gaviano

OLBIA. Il Consorzio industriale di Olbia ha vinto ancora una volta, per la terza consecutiva, in tribunale nel contenzioso che lo oppone ad Abbanoa. L’ente infatti vanta crediti per oltre 12 milioni...

09 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il Consorzio industriale di Olbia ha vinto ancora una volta, per la terza consecutiva, in tribunale nel contenzioso che lo oppone ad Abbanoa. L’ente infatti vanta crediti per oltre 12 milioni di euro per servizi prestati a Olbia e zone limitrofe a partire dal 2005 e sino al 2011, come la potabilizzazione e distribuzione dell’acqua, e la depurazione dei reflui nei propri impianti. Stavolta il pronunciamento favorevole al Consorzio olbiese è arrivato dal tribunale di Nuoro. Il giudice, nell’udienza di fine dicembre ha infatti ordinato la conferma del sequestro conservativo sui beni di Abbanoa per una somma pari a 5 milioni e mezzo di euro. Già a giugno dello scorso anno, l’ente presieduto da Settimo Nizzi, aveva ottenuto dal tribunale di Tempio il sequestro conservativo di 2milioni e mezzo di euro. Seconda sentenza favorevole a fine novembre, quando il giudice Elisabetta Carta, sempre a Tempio, aveva autorizzato un nuovo sequestro, stavolta di 4milioni e mezzo. Infine la sentenza definitiva per 5,5 milioni. Ora, dunque, Abbanoa si vede sequestrati in via cautelativa la somma totale che deve al Consorzio per i lavori effettuati sino alla fine del 2011. Nella sentenza pronunciata dal giudice di Nuoro Giovanni La Rocca per spiegare le motivazioni che hanno portato al sequestro conservativo come «sussistono i presupposti dell’invocato provvedimento cautelare per la continuata fornitura dell’acqua da parte del Consorzio ad Abbanoa». Il giudice prosegue sottolineando la necessità di ricorrere al sequestro, proprio a causa della situazione disastrata di Abbanoa. «Quanto al periculum in mora – si legge nel provvedimento del tribunale –, il timore di perdere la garanzia del credito, prospettato sulla base delle perdite di bilancio e delle notizie di stampa relative alla gravissima crisi finanziaria in cui versa Abbanoa, può ritenersi sussistente: dalle notizie che trapelano si evince una situazione di vero e proprio dissesto finanziario e gestionale», e, più avanti «la considerazione che trattandosi sostanzialmente di ente pubblico la società sarebbe esente dal fallimento non può rassicurare il creditore poichè comunque non vi sono garanzie concrete circa il soddisfacimento integrale dei creditori». Un particolare confermato dallo stesso amministratore Carlo Marconi in una riunione svoltasi a giugno dello scorso anno a Olbia, in cui ebbe a dire che «il debito di 12 milioni con il Consorzio non è nemmeno il più elevato dal momento che purtroppo che ne sono di maggiori».

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative