La Nuova Sardegna

Vittima dell’alcol, Orotelli in lutto

di Federico Sedda

La famiglia del 19enne morto a Vigevano è originaria del paese barbaricino

07 gennaio 2014
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OROTELLI. Pochi, a Orotelli, ricordano Simone Cuccu, il diciannovenne morto qualche giorno fa all’ospedale di Pavia per le conseguenze di un coma etilico dovuto – pare – all’eccessivo consumo di superalcolici durante i festeggiamenti di Capodanno.

Simone era nato e aveva sempre vissuto a Vigevano, dove aveva frequentato l’Ipsia Roncalli senza però concludere gli studi.

Il padre, Francesco, 52 anni, si trasferì in Lombardia ancora ragazzo con tutta la famiglia. Una famiglia di emigrati quella dei Cuccu. Il nonno di Simone, che a Orotelli faceva il macellaio, partì dal paese barbaricino alla fine degli anni Sessanta, portando con sé tutta la famiglia.

Destinazione Vigevano, in provincia di Pavia, dove i Cuccu si sono stabiliti senza tuttavia tagliare del tutto i rapporti con il paese d’origine dove rientravano qualche volta d’estate.

A Orotelli vivono ancora Nanna, sorella di Francesco, e i cugini del ragazzo, che ha cessato di vivere nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Pavia la sera di sabato, dopo alcuni giorni di agonia.

La zia e alcuni parenti sono partiti per la città lombarda per stare vicino alla mamma e al padre di Simone.

Il ragazzo era stato soccorso poco dopo la mezzanotte del 31 dicembre 2013 nel parcheggio del “Messicano”, un locale della cittadina lombarda dove aveva trascorso la notte di San Silvestro.

Nel suo sangue non sono state trovate tracce di droga, ma una concentrazione di alcol molto elevata, più di dieci volte il limite previsto dalla legge per poter guidare. Il coma etilico, nonostante i tentativi dei medici del Policlinico San Matteo di Pavia, è stato fatale a Simone Cuccu.

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