La Nuova Sardegna

Miracolo a Riola 5 Stelle: la lista c’è

di Luca Rojch
Miracolo a Riola 5 Stelle: la lista c’è

Ma si attende ancora che Grillo conceda l’uso del simbolo

06 gennaio 2014
4 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A RIOLA SARDO. Una luce flebile illumina la notte senza Stelle. I grillini di Sardegna hanno quasi trovato l’intesa e si riaccende la speranza di presentarsi alle regionali. Ma le lancette dell’orologio corrono a velocità doppia e stasera alle 20 scade il termine per depositare il logo a 5 Stelle. Le diverse anime del partito trovano l’accordo, manca ancora il via libera all’uso del simbolo. Tra gli attivisti pentastellati e le urne c’è solo il veto di Beppe Grillo. Il guru della rete ha già detto no all’ipotesi di concedere l’utilizzo del marchio. Colpa delle troppe anime del Movimento troppo litigiose e in disaccordo. Ora con l’intesa i 5 Stelle sperano di far cambiare idea al loro leader.

La Pace oristanese. A guidare nel miracolo gli attivisti è una fetta dei parlamentari, anche se nella liturgia dei 5 stelle si chiamano “portavoce”. Roberto Cotti, Manuela Serra e Emanuela Corda fanno da mediatori, in una riunione ristretta a non più di 30 persone. “La pace di Riola” viene siglata in un agriturismo, con buona pace di chi fa lo sciopero della fame per avere il brand a 5 Stelle. Ma non è né una rivoluzione, né un terremoto. Al contrario è il distillato di una mediazione politica. Proprio quello che si fa nei partiti. In quelli tradizionali. Ma non ditelo ai 5 Stelle.

60 candidati. La lenzuolata di candidati, 175, con un taglia e cuci diplomatico è stata ridotta a poco più di 60. Di programmi non si è parlato. Ce ne sono due e la sintesi si trova in poco tempo. Qualche limatura appena e i candidati stellari saranno realtà. Ma la vera incognita ora è convincere il leader globale. Persuadere Beppe Grillo che i 5 Stelle della Sardegna hanno trovato la rotta giusta e la costellazione con troppi astri è già passato.

Quasi fuori. Il termine per depositare il simbolo scade oggi alle 20. E Grillo sembra avere già deciso. «Nessuno potrà usare il logo a 5 Stelle». La telefonata di fuoco al sindaco di Assemini Mario Puddu non lascia grandissimi margini di trattativa. «Ma ora la situazione è differente – spiega lo stesso Puddu, tra i protagonisti dell’incontro di Riola –. Partiamo da una sintesi, da un accordo di cui Grillo deve tenere conto. Speriamo di riuscire a convincerlo. In ogni caso il suo rifiuto è servito a riunire il movimento. Noi un po’ di speranza la abbiamo. Non credo che Grillo sia felice di non presentare il simbolo alle elezioni».

Il governatore. Le barricate non sono sul nome del governatore. Da più parti si fa intuire che la scelta si è ristretta ai nomi già noti, su tutti Alessandro Polese e Ettore Licheri. E che la convergenza non sarebbe lontana. Questo aspetto non preoccupa, a decidere sarà Grillo.

L’incontro. A Riola si sono ritrovati all’agriturismo Su Barroccu 30 persone. Si dice siano state presenti tutte le anime. Il tavolo è andato avanti per tutta la giornata, anche con qualche frizione tra gli esponenti del movimento. Alla fine dai 175 nomi iniziali, 60 dei tramatzini, 120 dei meetup e altre autocandidature si è arrivati a 60. «Nessun manuale Cencelli», garantiscono i pacificatori di Riola. «Abbiamo trovato un accordo sul 90 per cento delle questioni – afferma il senatore Roberto Cotti –. Sul resto credo che l’intesa si raggiungerà in tempi brevissimi».

Le reazioni. I tramatzini, presenti all’incontro con una delegazione, non si sbilanciano. Nessun commento ufficiale. Anche il popolo dei meetup rimane cauto in attesa di capire quali siano gli accordi raggiunti. «Ho fiducia nei portavoce – dice uno degli attivisti più in vista Roberto Ferinaio –. In particolare di Manuela Serra. Attendo come tutti di conoscere i dettagli prima di parlare».

La rete. Sulla rete impazzano le notizie e le critiche, a volte feroci, sul metodo utilizzato per fare le liste. Si racconta dell’arrivo di un attivista a Riola che avrebbe avuto un duro faccia a faccia con uno dei gruppi del movimento. E c’è chi in assenza di logo propone di lanciare la lista “Movimento 5 mori”.

Tutto in una notte. Ora spetta a Grillo dare il via libera. L’attesa che l’oracolo si pronunci con la sua sentenza dall’altare digitale durerà per tutta la giornata. Ma già nella notte a Grillo sono arrivati la lista e un documento scritto dai parlamentari sardi che si impegnano a garantire la ritrovata unità.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La sentenza

La Corte Costituzionale cassa le “norme estranee” fra quelle sanitarie che la Regione aveva inserito nella legge di stabilità 2023

Le nostre iniziative