La Nuova Sardegna

Indagato anche Capelli per i fondi ai gruppi

di Luca Rojch
Indagato anche Capelli per i fondi ai gruppi

Il deputato deve giustificare i 129.500 euro utilizzati da consigliere dell’Udc È stato lui a comunicare su Facebook di avere ricevuto l’avviso di garanzia

04 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Come un rullo compressore. L’inchiesta sull’utilizzo dei fondi da parte dei gruppi in Regione non si ferma più. Dentro il tritacarne finisce anche il deputato del Centro democratico Roberto Capelli. È lui a dare notizia dell’avviso di garanzia, appena un’ora dopo averlo ricevuto, in una mail carica di amara ironia. «Con buona pace di chi da tempo lo auspicava, non ho il piacere di comunicare che in data odierna (pochi minuti fa) mi è stato notificato un “Invito per la presentazione di persona sottoposta ad indagini, Informazione di garanzia e sui diritti di difesa” per l’utilizzo di fondi del gruppo consiliare Udc nella XIII legislatura (2004-2009), per un totale di 129.500 euro di cui “non risulta giustificato l’impegno di spesa”, con invito a “presentarmi in qualità di persona sottoposta a indagini per i reati sopra indicati (peculato)”, il 15 gennaio al palazzo di Giustizia di Cagliari. Salvo decidere di richiedere di essere sentito prima di tale data, mi presenterò davanti al Magistrato assistito dall’avvocato Annamaria Busia. Nella giornata di domani, (oggi ndr) nel corso dell’assemblea regionale del mio partito, comunicherò le mie decisioni in merito ai ruoli di rappresentanza che in esso ricopro. Ritenendolo doveroso lo comunico personalmente. Roberto Capelli

p.s.: Si dispensa dalle visite».

Questa mattina all’assemblea del Centro democratico, alle 10,30 a Nuoro, Capelli dovrebbe comunicare le sue dimissioni da coordinatore regionale. Il deputato viene chiamato dalla Procura a dare conto dell’utilizzo di 130mila euro, quando nella passata legislatura era consigliere regionale in quota Udc. È il 46esimo consigliere indagato nell’inchiesta sull’uso dei fondi da parte dei gruppi. A questi vanno aggiunti i 19 consiglieri che sono stati rinviati a giudizio. E Adriano Salis, ex Idv, che è stato condannato a un anno e 8 mesi con giudizio abbreviato. Nell’inchiesta sono finiti in carcere Mario Diana, rinchiuso a Massama dal 6 novembre, Sisinnio Piras, arrestato il 18 dicembre. Carlo Sanjust è ai domiciliari. La maxi-inchiesta sulla politica è portata avanti dal sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari Marco Cocco. Per tutti l’accusa è peculato ed è legata all’utilizzo dei fondi dei gruppi. Un meccanismo complesso. Le attività del singolo consigliere devono essere autorizzate dal gruppo. Ogni iniziativa deve essere rivolta all’attività del gruppo nel suo insieme e non del singolo consigliere.

Capelli con Sel avevano chiesto un passo indietro alla Barracciu proprio perché indagata.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative