Alluvione, sciacalli in azione a Torpè
di Angelo Fontanesi
Spariti furgoni carichi di insaccati e centinaia di bombole di gas - SPECIALE SARDEGNA DEVASTATA
29 novembre 2013
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Da alcuni giorni anche a Torpè, come forse in altri centri duramente colpiti dall’alluvione del 18 novembre, sono di dominio pubblico vicende di miseria umana e meschinità di cui nessuno vorrebbe sentir parlare. I furgoni carichi di derrate alimentari o di pregiati salumi e insaccati inviati in forma anonima verso il centro baroniese da diverse aziende commerciali e di trasformazione partiti dal Nuorese si sono volatilizzati,
Le 300 bombole di gas Gpl per uso domestico arrivato a Torpè per gli sfollati (una trentina di famiglie) e “andato esaurito” in poche ore, distribuito non si sa come e con quale criterio. Storiacce ammesse con sussurri e non senza un pizzico di imbarazzo da chi invece da dieci giorni si spacca la schiena per ridare un briciolo di normalità a un paese ancora profondamente scioccato e dall’economia distrutta.
«Non bisogna mai dimenticare che qui la gente ha vissuto un evento spaventoso e che tanti in poche ore hanno perso tutto ciò che possedevano – dice il sindaco del paese Alessandra Dalu – Nei giorni scorsi sono stati segnalati alcuni furti, ma sono episodi che non si ripeteranno più». La gestione e la distribuzione dei generi di conforto che arrivano alle popolazioni alluvionate diventa dunque un nuovo problema per le comunità colpite e pare che alcuni episodi di sciacallaggio siano già finiti in un fascicolo che è stato consegnato alla magistratura.
Il Comune di Torpè da parte sua ha provveduto ad occuparsi degli aspetti logistici e organizzativi per ricevere e distribuire gli aiuti.
Responsabile del servizio è l’assessore all’Ambiente Maria Rosa Sanna: «Raccomandiamo a tutti di fare riferimento esclusivamente al palazzo comunale contattandolo direttamente o tramite i numeri di telefono pubblicati sul sito – dice – Invitiamo infatti chi volesse portare qualsiasi aiuto a Torpè di contattarci in anticipo così da ottimizzare il loro sforzo solidale e il nostro lavoro di soccorso. Unico altro punto di conferimento autorizzato è l’associazione volontaria che ha sede in parrocchia, e per l’Iban vale lo stesso discorso: chi intende fare un versamento può usare solo quello pubblicato sul sito del Comune»
