La Nuova Sardegna

Blitz della Finanza a Porto Cervo, controlli su una società del Qatar

di Serena Lullia
Blitz della Finanza a Porto Cervo, controlli su una società del Qatar

Nel mirino delle Fiamme gialle alcuni contratti d’appalto della Sardegna Resorts. La polizia tributaria ha acquisito documenti contabili. In passato altre verifiche

14 ottobre 2013
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PORTO CERVO. La guardia di finanza bussa alla porta del quartier generale qatarino in Costa Smeralda. Con discrezione le fiamme gialle si sono presentate negli uffici della Sardegna Resorts, la società che cura gli interessi immobiliari del Fondo sovrano qatarino a Porto Cervo. Gli uomini del nucleo di polizia tributaria di Sassari hanno fatto tappa prima nella sede della società nel cuore del borgo, poi nell'ufficio dell'amministratore delegato del gruppo. I controlli fiscali si sono conclusi con l'acquisizione di alcuni documenti contabili, fatture, contratti e appalti gestiti dalla Sardegna Resorts. C'è massimo riserbo sull'operazione portata avanti dalla guardia di finanza. Non trapelano dettagli sulle informazioni che le fiamme gialle cercavano negli uffici della società che fa capo al Qatar. Ma nelle prossime settimane potrebbero esserci ulteriori risvolti.

All'inizio della settimana gli uomini della guardia di finanza si sono presentati negli uffici dell'amministratore della Sardegna Resorts per acquisire una serie di documenti. Al centro delle verifiche ci sarebbero alcuni contratti relativi ad appalti per servizi su Porto Cervo, stipulati nell'ultimo anno dalla società che gestisce gli interessi dei nuovi padroni della Costa Smeralda. Non è la prima volta che le fiamme gialle fanno visita agli uffici di Sardegna Resorts e Smeralda holding. Nel mese di febbraio, a pochi giorni dalla presentazione delle linee guida del piano di sviluppo del Qatar per la Costa Smeralda, i finanzieri si erano presentati nel quartier generale nel cuore del borgo. Accertamenti di routine, avevano precisato dal comando di Sassari. Per tutta la mattinata gli agenti avevano portato avanti una serie di verifiche di natura fiscale, fotocopiato carte, fatture, documenti. Al centro dell'interesse delle fiamme gialle anche i rapporti con alcuni studi di consulenza e le parcelle pagate per il servizio reso dai professionisti sia nel la gestione di Tom Barrack che nella neo gestione qatarina.

La vendita della Costa Smeralda da parte della Colony capital, la società del finanziere americano Tom Barrack alla Qatar holding risale all'estate dello scorso anno. Una operazione complessa da 350 milioni di euro. La Qatar holding aveva acquistato, attraverso una società veicolo, la Qh Smeralda Investment con sede a Milano, l'intero capitale sociale della Smeralda holding, la holding che controlla la Sardegna Resorts, attiva nella gestione dei quattro hotel a 5 stelle di Porto Cervo, la Porto Cervo Marina responsabile del porto turistico di Porto Cervo e la Pevero golf, che controlla il campo a 18 buche. Prima era stato fatto un altro passaggio all'estero, in Lussemburgo, sede della Colcom sarl, società proprietaria della Smeralda holding. La compravendita era finita anche al centro di una interpellanza del consigliere regionale del Psd’Az Giacomo Sanna, poco convinto della trasparenza dell’operazione immobiliare.

Nel mese di novembre dello stesso anno la Qatar holding aveva presentato le linee guida del piano di investimenti in Costa Smeralda da un miliardo di euro. Un master plan da 500 mila metri cubi rimasto al 90 per cento sulla carta perché contrario al piano paesaggistico regionale. Per ora l’unico via libera è arrivato per la ristrutturazione conservativa e l’ampliamento di 6 stazzi.

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