La Nuova Sardegna

Papa Francesco: «Grazie della lettera, Matteo, mi è piaciuta»

di Andrea Sini
Papa Francesco: «Grazie della lettera, Matteo, mi è piaciuta»

Così Papa Bergoglio ha voluto in prima fila a Roma il piccolo sassarese Matteo, 10 anni, che gli aveva scritto una lettera e lo ha salutato con affetto

12 settembre 2013
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SASSARI. Matteo ha 10 anni e tra pochi giorni, quando inizieranno le scuole, avrà una storia straordinaria da raccontare. Ai suoi compagni parlerà di quella mattina di fine estate in cui un signore sorridente vestito di bianco gli è andato incontro, in mezzo a migliaia di persone, l’ha chiamato per nome e l’ha salutato. «Mi è piaciuta la tua lettera, figliolo, sono felice di incontrarti».

Matteo ieri è stato ricevuto da papa Francesco in piazza San Pietro, a Roma. Un incontro inatteso, che ha lasciato di stucco il giovanissimo sassarese e i suoi genitori, arrivati nella capitale soltanto per assistere all’udienza generale.

«Tutto è iniziato una ventina di giorni fa – raccontano Elisa Boe e Sandro Profili, i genitori del piccolo “amico” di papa Bergoglio –. Matteo ha inviato una lettera al pontefice, era da qualche tempo che ne parlava e siamo stati felicissimi di aiutarlo a indirizzarla. Chiedeva di poter andare in Vaticano per vedere il papa, e con nostra grande sorpresa dopo pochissimi giorni abbiamo ricevuto una missiva di risposta firmata dal segretario che ci invitava a Roma ad assistere all’udienza generale».

Così tutta la famiglia si è messa in marcia da Sassari verso Roma e martedì sera, come indicato nella lettera, si è presentata al portone di bronzo per ritirare il pass necessario per accedere all’area antistante la chiesa di San Pietro. «Abbiamo ritirato i nostri inviti e stamattina (ieri - ndr) siamo andati prestissimo, prima delle 7, trovando davanti a noi una fila incredibile di fedeli, arrivati da tutto il mondo. Qui abbiamo avuto un’altra sopresa – spiega il padre del piccolo Matteo –, perché i responsabili della sicurezza ci hanno fatto immediatamente passare, permettendoci di avanzare. Abbiamo risalito la zona in cui si trovavano i fedeli in attesa, e a ogni controllo venivamo invitati ad andare sempre più avanti. Alla fine ci siamo ritrovati in prima fila, seduti vicino a un vescovo, a due passi dall’altare. Abbiamo un po’ chiacchierato, nell’attesa di vedere il pontefice, e anche quest’uomo di Chiesa, sorridendo, ci ha detto: per essere arrivati sino a qui dovete avere delle conoscenze molto importanti. Matteo sorrideva, noi eravamo sbalorditi».

L’attesa è durata poco: poi Papa Francesco si è avvicinato ai fedeli, si è fatto indicare dai suoi collaboratori dove fosse Matteo, e gli è andato incontro con passo deciso. «Come stai, Matteo? Ho letto la tua lettera, ti ringrazio per essere venuto».

«Eravamo tutti emozionatissimi – racconta Sandro Profili –, ma a Matteo sono letteralmente mancate le parole. È stata un’esperienza incredibile, che ci porteremo dentro per sempre. L’umanità di questo papa è davvero straordinaria».

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