La Nuova Sardegna

Abusi, nel mirino villaggio vicino a Olbia

di Giampiero Cocco

Continua la rete di controlli della Procura in vista delle demolizioni, plauso degli ambientalisti

09 settembre 2013
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TEMPIO. Per il Grig, il gruppo d’intervento giuridico e l’associazione onlus ambientalista “Amici della Terra”, le intenzioni di Domenico Fiordalisi il procuratore della Repubblica di Tempio, che si è insediato al comando di una task force antiabusi, vanno sostenute in ogni iniziativa. «Ha perfettamente ragione e le associazioni ecologiste Gruppo d’intervento Giuridico onlus e Amici della Terra, insieme alle migliaia e migliaia di cittadini onesti – scrive il responsabile regionale Stefano Deliperi – approvano e sostengono questa sacrosanta battaglia di giustizia e legalità ambientale, che segue quella condotta dallo stesso magistrato in Ogliastra». Intanto, in procura, si attendono le diverse relazioni tecniche disposte da Domenico Fiordalisi che dovranno attestare l’attuale stato degli immobili – o parti di questi, come verande o recinzioni – e il loro utilizzo. Nel mirino della magistratura gallurese potrebbe finire anche una buona fetta di un grosso insediamento turistico alle porte di Olbia i cui costruttori siciliani, falliti negli anni Settanta, realizzarono una parte delle villette a schiera su aree demaniali e senza alcuna concessione. I giudici della sezione fallimentare di Roma inviarono, nel corso della procedura esecutiva, la Guardia di finanza per accertare chi fosse in possesso, materialmente, di quegli immobili nel 1989. Le scoperte furono sconcertanti, con affittuari che pagavano la pigione a personaggi che nulla avevano a che vedere con la procedura esecutiva, ma che facevano capo a una non meglio identificata immobiliare di Roma.

L’inchiesta sconfinò nel penale, poi il tutto cadde nella prescrizione. Restano ancora in piedi le problematiche di abitabilità per parte degli immobili. I controlli da effettuare lungo l’intera Costa – per ora il magistrato si limiterà a mettere in esecuzione le sentenze di demolizione passate in giudicato – riguardano centinaia di casi di abusivismo edilizio denunciati, negli ultimi 10 anni, dalle diverse forze dell’ordine. Il nuovo corso antimattone inaugurato con la presa di possesso degli uffici inquirenti galluresi del neo procuratore della Repubblica Domenico Fiordalisi sta così facendo già sudare freddo più di uno speculatore edilizio: il magistrato ha infatti avocato a sé tutti i fascicoli relativi a reati di carattere ecologico e alle violazioni delle norme paesaggistico-architettoniche.

L’antidoto alle colate di cemento selvaggio che in questi trent’anni hanno trasformato il volto della Costa è «quello della legalità, ovvero applicare le leggi esistenti», si è limitato a dire Domenico Fiordalisi. E alla fine non è detto che le ruspe comincino a muoversi proprio dall’isola della Maddalena.

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