La Nuova Sardegna

I lavoratori dell’ex Alcoa scommettono sui nuraghi

di Carlo Floris
I lavoratori dell’ex Alcoa scommettono sui nuraghi

Sant’antioco, dipendenti dell’azienda e dell’indotto fondano la Solky’n Progress. Presentato un piano per una struttura ricettiva orientata sulla civiltà preistorica

01 settembre 2013
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SANT'ANTIOCO. Stanchi di aspettare che il loro destino si decida altrove e con tempi incerti, un gruppo di lavoratori Alcoa ha deciso di provare a costruire un percorso alternativo verso il lavoro. L'associazione si chiama "Solky'n Progress" ed è stata costituita da una ottantina di lavoratori: cinquanta dell'Alcoa, 15 delle imprese d'appalto e 15 disoccupati. E ha già chiesto e ottenuto l'appoggio dell'amministrazione comunale. Gli ex Alcoa intendono creare la propria occasione di lavoro partendo dal ricchissimo patrimonio storico, ambientale e culturale del territorio con una proposta che miri alla valorizzazione di questi beni immateriali e materiali.

«Ho molto apprezzato la loro proposta – ha spiegato il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu –. E sono rimasto colpito dalla compattezza e dalla dignità che queste persone esprimono. Non stanno fermi ad aspettare la manna dal cielo e con quest’iniziativa dimostrano di voler lavorare non solo per se stessi ma per tutto il territorio».

Il progetto, presentato nei giorni scorsi al sindaco, prevede la realizzazione di una struttura ricettiva abbastanza complessa che comprende al proprio interno un parco acquatico, un campo da minigolf omologato e riconosciuto per poter ospitare manifestazioni internazionali e una struttura ricettiva vera e propria comprendente anche una sofisticava e attrezzata Spa per il benessere fisico delle persone. È anche prevista la realizzazione di percorsi attraverso i quali rivivere la quotidianità di un villaggio nuragico dando la possibilità ai visitatori di sperimentare e fare pratica: dalla cottura dei cibi alla lavorazione dei metalli passando per la realizzazione di vasellame vario e di utensili per la vita quotidiana,ma anche percorsi natura con giochi sugli alberi e una parete per le arrampicate.

Il filo rosso che legherà tutti questi temi è la cultura nuragica e infatti il gruppo della “Solky’n Progress” vuole procedere alla ricostruzione di un villaggio nuragico nel cui ambito poi saranno realizzate le diverse specialità della tradizione. Inizialmente si pensa alla realizzazione di una cinquantina di posti letto. L'area prevista per la localizzazione della struttura è quella attorno a Cala Sapone, in terreni che ad oggi sono classificati come Zone F. «Il mio parere è favorevole – ha concluso il sindaco – ovviamente tutto il consiglio comunale deve pronunciarsi su una iniziativa di tale rilevanza e credo proprio che non ci saranno problemi in tal senso. Poi sarà la Regione a doversi esprimere e credo che lo debba fare anche attraverso un aiuto concreto alla realizzazione dell'opera. Iniziative di questo tipo non possono che trovarci favorevoli, tanto più se a proporle sono lavoratori dell’Alcoa. Questo costituisce per noi una motivazione particolare». L'idea è quella di partire con un progetto ridotto su circa quindici ettari che preveda la realizzazione della struttura ricettiva per cinquanta posti letto, il parco acquatico e un'area natura, il progetto complessivo dovrebbe estendersi su un'area di circa cinquanta ettari.

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