La Nuova Sardegna

Beppe Grillo sul suo blog: «Salviamo Bosa dal cemento»

di Alessandro Farina
Beppe Grillo sul suo blog: «Salviamo Bosa dal cemento»

Il leader del Movimento 5 stelle interviene sul progetto di Condotte spa e attacca la Regione: «La legge regionale sul golf aggira la tutela paesaggistica»

25 agosto 2013
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BOSA. Il golf a Tentizzos non piace a Beppe Grillo. Il portavoce nazionale del M5S ha postato ieri mattina nel suo blog un commento dal titolo “Salviamo Bosa dal cemento”, presa di posizione sul progetto di Condotte Spa lungo la costa del Grifone. Grillo bacchetta anche il presidente Ugo Cappellacci per la legge regionale sul golf.

Intanto il Psd’Az, dopo l’idea di candidare la Bosa-Alghero a sito Unesco patrimonio dell’umanità, annuncia il varo di un progetto alternativo al green: è la risposta alla linea perseguita da sindaco e maggioranza, non all’unanimità, nella sempre accesa discussione sulla bozza di intenti Comune-Condotte.

Nel suo post Beppe Grillo ricorda che «nel territorio di Bosa, cittadina medievale classificata come uno dei borghi più belli d'Italia si sta progettando un intervento di modifica del paesaggio che da alcuni mesi incontra la resistenza di parte dei residenti locali»: si riferisce all’idea-progetto prospettata da Condotte Spa, che nel rimodulare – come chiesto dalla maggioranza guidata dal sindaco Pierfranco Casula – le volumetrie già ottenute per Campu ’e Mare e Sa Sea, ha ipotizzato la nascita di un campo da golf a diciotto buche nella zona di Tentizzos e cubature turistico ricettive nella attigua fascia di Sa Miniera, lungo la costa a circa sei chilometri dal centro cittadino, «in uno dei litorali più incontaminati e ancora sconosciuti al turismo di massa», scrive Grillo.

Il comico è convinto che «per aggirare le leggi di tutela ambientale e paesaggistica, si è pensato a una legge regionale, la numero 19 del 2011, con cui la giunta guidata dal centrodestra di Ugo Cappellacci riconosce al golf un ruolo strategico nello sviluppo dell'economia dell'Isola» prevedendo che «la giunta regionale possa modificare il piano di tutela paesaggistica per individuare nuove aree da dedicare a impianti golfistici consentendo di costruire alberghi, centri benessere e spa, e strutture turistiche di vario tipo tra cui, appunto, campi da golf». Indirizzo che non sembra proprio condiviso dal portavoce nazionale dei Cinque Stelle.

A Bosa intanto operano attivamente i comitati “Salviamo Tentizzos” e “InBosa” come pure gruppi autonomi. Quello dei “Lentolos rebelles” (così ribattezzati via social network) peresempio. Che domenica scorsa ha dato vita ad un particolare flash mob esponendo dalle mura del castello, dal ponte in trachite e infine dal lato est della torre aragonese di Bosa Marina, uno striscione con la scritta “NoCemento NoGolf.” Suscitando, per il blitz nei monumenti simbolo di Bosa, le esplicite ire del primo cittadino Pierfranco Casula, che ha comunque il suo bel daffare anche in casa sul golf a Tentizzos, a leggere un comunicato firmato da tre dei sei assessori dell’esecutivo, non proprio allineati alla visione enunciata dalla maggioranza in un precedente scritto.

Sul piano politico intanto il Psd’Az vara un’idea, da presentare nel dettaglio in un convegno previsto già ad ottobre, alternativa a quella di Condotte. «La risposta alla crisi, quella del settore edile in particolare, non è costruire sulla costa. Ma richiamare un target turistico che potrebbe ritenere appetibile Bosa, già da quest’inverno», è in sintesi la convinzione dei Quattro Mori. Che, puntando sul microclima temperato della zona, ipotizza che «tanti anziani del nord Europa potrebbero “svernare” dalle nostre parti». Occupando, ogni quindici giorni e nei mesi di bassa stagione, i circa ottocento posti letto a disposizione.

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