La Nuova Sardegna

Da oggi

Rosari e madonne nere, una mostra a Luogosanto

LUOGOSANTO. C'è tutto un mondo da scoprire attorno ad uno degli oggetti più sacri delle diverse religioni: il rosario. A lui ci si affida con spirito devoto. Ma dietro ogni grano c'è una storia,...

10 agosto 2013
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LUOGOSANTO. C'è tutto un mondo da scoprire attorno ad uno degli oggetti più sacri delle diverse religioni: il rosario. A lui ci si affida con spirito devoto. Ma dietro ogni grano c'è una storia, forse, mai raccontata. Da oggi, a Luogosanto, infatti, sarà visitabile la mostra “Rosari, piccoli cosmi da scoprire”, nei locali del museo diocesano. Sono oltre 400 i pezzi che raccontano dei diversi popoli sparsi per il mondo. Ad essi di affiancano circa 60 statue di madonne nere. Parte così, la mostra itinerante che toccherà tutta l'Isola e che, a settembre, a Cagliari sarà visitata anche da Papa Francesco che arriverà nel capoluogo sardo. Una collezione privata dell'appassionata e studiosa Marina Secci. Ieri, la presentazione ufficiale alla stampa. Da questa mattina, invece, la mostra sarà aperta al pubblico. «Una passione che dura da quarant'anni – racconta Marina Secci - che, finalmente, potrà essere condiva con tutti. Sono rosari e madonne che ho raccolto in giro per il mondo con mio marito. Ognuno di essi parla, racconta storie di popoli e culti religiosi». Nello spiegare alcuni dei pezzi più significativi della sua collezione, la donna, quasi si commuove. Lo fa come se parlasse dei propri figli. E alcuni di essi, in realtà lo sono: ci sono anche realizzazioni della stessa Secci. Altri sono originali. Oltre ai rosari della religione cattolica ci sono anche quelli dell'Islam, del buddismo, a fianco a quelli delle chiese campestri sarde e degli eremi dei cinque continenti: un giro del mondo in 400 rosari e 60 statue mariane nere che provengono da Cuba, Spagna, Italia, sud America, e non solo. Diversi sono anche i materiali dei grani che formano la corona del rosario: cristallo, lana, osso di animali e pietre. Tutti frutto di una ricerca scientifica della donna che studia all'Istituto di Scienze Religiose. Nelle sale, anche, pannelli che raccontano curiosità. La mostra rimarrà aperta fino al 10 di settembre, dalle 10 alle 22.

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