La Nuova Sardegna

Abbanoa, sì dell’Europa al piano di salvataggio

Abbanoa, sì dell’Europa al piano di salvataggio

Dopo una lunga attesa, arriva il via libera al maxi finanziamento di 184 milioni. L’annuncio di Cappellacci: «La società sarà capitalizzata». I dubbi dei sindacati

01 agosto 2013
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CAGLIARI. Dall’Europa è arrivato finalmente il via libera ai 184 milioni che dovrebbero risollevare le sorti finanziarie della disastrata Abbanoa. Ad annunciarlo è stato il governatore Cappellacci. «Da Bruxelles – ha detto – è arrivato il lasciapassare al piano di risanamento. Con i 184 milioni previsti a suo tempo dalla Finanziaria, sarà possibile la prima capitalizzazione della società da parte degli azionisti, cioè la Regione e i Comuni». Con un prestito ponte, intorno ai 40 milioni, la società potrà inoltre superare le emergenze di questi mesi, a cominciare dal mancato pagamento degli stipendi.

Oltre alla capitalizzazione e alla costituzione del fondo di garanzia, il Piano – è scritto nel comunicato del governatore – «prevede diversi interventi finalizzati alla razionalizzazione a alla riorganizzazione di Abbanoa, con l’obiettivo di riportala subito sul binario dell’efficienza». Sarà un percorso difficile: da quando è nato il gestore unico del servizio idrico ha ereditato prima i vecchi debiti dei precedenti concessionari, poi nei fatti ha continuato a operare senza avere un suo capitale sociale e il risultato è stato che, in pochi anni, ha accumulato debiti su debiti fino agli attuali 513 milioni. Debiti tra l’altro iscritti in un bilancio la cui approvazione è stata rinviata a settembre proprio in attesa della decisione europea sul contributo straordinario, i 184 milioni, ma anche nell’attesa di sapere quali saranno gli esiti dei controlli sulla contabilità dopo la denuncia del collegio dei revisori sull’utilizzo dei finanziamenti destinati agli appalti e invece finiti per far fronte alle spese ordinarie, compresi gli stipendi. È la denuncia, come si sa, che ha portato anche la procura della Repubblica di Cagliari a indagare sugli ultimi anni della gestione fino ad allargare l’inchiesta anche ad altri distretti. Ora – secondo Cappellacci – con la capitalizzazione comincerà una nuova stagione: «Prima di tutto sarà possibile garantire l’operatività della società, per poi puntare alla riorganizzazione delle risorse umane, al miglioramento e alla riparazione della rete per ridurre le perdite idriche e anche l ’indispensabile certezza di poter contare non solo su un suo patrimonio, ma anche su incassi sicuri sempre nel rispetto delle esigenze dei cittadini». Chissà se a credere a questa nuova stagione saranno o meno anche i sindacati. Proprio ieri, a Tramatza, Cgil, Cisl e Uil hanno convocato le segreterie regionali e i dipendenti di Abbanoa per fare il punto della situazione dopo lo sciopero della settimana scorsa. E i segnali che sono arrivata dalla riunione sono stati ancora una volta di grande preoccupazione soprattutto per il mancato pagamento degli stipendi arretrati e la «confusione politica che c’è intorno al caso Abbanoa». Così ma prima che da Bruxelles arrivasse il via ai 184 milioni, i sindacati ieri hanno proclamato una manifestazione a Cagliari il 5 agosto e un nuovo sciopero regionale per metà settembre che però, a questo punto, potrebbero rientrare. (ua)

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