La Nuova Sardegna

Carloforte, salvata una tartaruga marina

di Simone Repetto
Carloforte, salvata una tartaruga marina

Galleggiava immobile in superficie: alcuni pescatori la trovano e la portano al Centro recupero della Laguna di Nora - FOTO

20 luglio 2013
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CARLOFORTE. Facevano pescaturismo e si sono imbattuti in una tartaruga marina, salvandola da guai seri. E' accaduto giovedì mattina, nel canale di San Pietro. È stato il peschereccio “I due fratelli” ad individuare il rettile in difficoltà. Questo il racconto del capobarca, Alessio Serra: «Ad un certo punto un turista ha notato qualcosa muoversi in superficie. Ci siamo avvicinati ed abbiamo visto chiaramente che si trattava di una tartaruga. Da subito, abbiamo capito che c'era qualcosa di strano: l'animale non solo non è scappato al nostro avvicinarsi, ma stava quasi immobile mentre galleggiava, respirando a fatica. Allora, abbiamo capito che c'era qualcosa che non andava ed abbiamo chiamato la Guardia Costiera. Facendo tesoro della nostra esperienza di pescatori, con molta cautela siamo riusciti ad issarla a bordo, utilizzando un guadino, e l'abbiamo subito portata a Calasetta, dove è giunta una squadra della Forestale di Sant'Antioco, per trasbordarla e farla curare».

L'animale, un esemplare adulto di Caretta caretta del peso di 40 kg, non presentava ferite, né aveva oggetti sul becco che potessero impedire la nutrizione. Dopo essere stato bagnato più volte per evitare la disidratazione, è stato condotto dal personale della Forestale al Centro recupero della Laguna di Nora, della Rete regionale per la conservazione della fauna marina protetta. Gli esami clinici effettuati, hanno evidenziato un buon stato salute, confermato da un comportamento regolare di nuoto ed immersione, ma la tartaruga resterà in osservazione per alcuni giorni, prima della liberazione. Non è la prima volta che, intorno all'isola di San Pietro, vengono rinvenute tartarughe marine “esauste” ma integre, che galleggiano in superficie per respirare ed evitare di affondare. E, spesso, accade che questi esemplari vengono salvati dai pescatori in azione, sportivi o professionali, come nel caso di giovedì mattina. Stavolta, l'esperienza del pescaturismo ha avuto una coda ad alta valenza naturalistica, mostrando in presa diretta ai vacanzieri l'importanza di preservare le risorse marine ed agire in prima persona per raggiungere l'obiettivo, divenendo protagonisti di un vero turismo responsabile.

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