La Nuova Sardegna

Inchiesta penale, le prime audizioni dal pm Pilia

Inchiesta penale, le prime audizioni dal pm Pilia

CAGLIARI. L’inchiesta su Abbanoa muove i primi passi. Ieri mattina il sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, che ha assunto in carico il fascicolo, ha iniziato a raccogliere le prime testimonianze....

13 luglio 2013
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CAGLIARI. L’inchiesta su Abbanoa muove i primi passi. Ieri mattina il sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, che ha assunto in carico il fascicolo, ha iniziato a raccogliere le prime testimonianze. Una persona legata alla società, si parla di un dipendente o un funzionario, è stata ascoltata per oltre un’ora dal magistrato. La Procura mantiene il massimo riserbo sull’identità e sul contenuto della dichiarazioni rilasciate. Non è escluso che dal pubblico ministero si sia recata una persona che in questi mesi ha avuto modo di aver accesso alle carte e che possa in qualche modo far luce sui tanti punti non trasparenti legati alla gestione della società. Al centro dell’inchiesta, aperta solo pochi giorni fa, c’è la gestione finanziaria complessiva di Abbanoa. Una gestione che ha provocato un buco accertato di diverse centinaia di milioni, al punto da rendere obbligatoria una dolorosa e non semplice ricapitalizzazione – deve essere ancora fatta ed è in attesa del via libera europeo – di oltre duecento milioni di euro, da parte di Regione e Comuni proprietari delle quote. Spetterà ora all’intero management giustificare con la Procura le modalità con cui è nato ed è cresciuto a dismisura questo passivo. L’attività avviata ieri in prima persona dal magistrato verrà presto affiancata da quella da lui delegata al nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, i cui investigatori sono specializzati proprio nell’analizzare e passare al microscopio di bilanci. Gli inquirenti, anche sulla base dei documenti sinora resi pubblici, potrebbero chiedere alla Finanza di acquisire per intero tutta la documentazione contabile degli ultimi anni.

Un passaggio necessario per verificare se siano stati commessi reati e se tutto si sia svolto correttamente, tenendo conto che sia il collegio dei sindaci sia il revisore legale avevano già sollevato in forma scritta e non equivocabile i loro dubbi sulla gestione di Abbanoa, appuntando «gravi rilievi» al direttore generale della società e denunciando la grave situazione finanziaria dell’ente.

L’inchiesta, proprio per la sua complessità e per l’enorme mole di documenti ancora da acquisire formalmente, alcuni però sono ben conosciuti dalla Procura, è appena agli inizi, e al momento nessun nome e stato iscritto nel registro degli indagati così come non è stata ancora formulata alcuna ipotesi di reato. Ancora per poco, si ritiene.

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