La Nuova Sardegna

Nathalie Caldonazzo: «In Sardegna m’innamorai di Troisi»

di Alessandro Pirina
Nathalie Caldonazzo: «In Sardegna m’innamorai di Troisi»

I ricordi dell'attrice giurata del Figari film fest

07 luglio 2013
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GOLFO ARANCI. Questa volta è sbarcata nell’isola per fare da giurata a un festival di corti, ma in realtà della Sardegna lei conosce tutti i volti: estate e inverno, costa e interno, mondanità e tradizione. I primi ricordi isolani di Nathalie Caldonazzo risalgono a tanto tempo fa, quando era poco più che bambina. «Io la Sardegna ce l’ho nel cuore. Vengo qui da sempre, perché mio padre fu tra quelli che costruirono Portisco. Ricordo le numerose estati a Porto Rotondo, il mio primo amore, gli anni al Country, dove un anno con un gruppo di amiche feci anche la pierre: giravamo le spiagge della Costa Smeralda per invitare i nostri coetanei in discoteca».

Ma la Sardegna, per la Caldonazzo, ha avuto una parte importante anche nella sua storia con Massimo Troisi, a cui era legata sentimentalmente quando l'attore, nel 1994, morì. «Di solito non parlo mai di Massimo, ma mi fa piacere ricordare che venti anni fa venimmo insieme a Porto Rafael, ospiti di amici. Io ero molto diffidente, stare insieme a un attore mi faceva paura. L’ultimo giorno eravamo in barca, a un certo punto sentii un maglione che mi cingeva. Era lui. Fu proprio in quel momento che nacque il nostro amore. Nelle acque della Sardegna». Nel cassetto dei ricordi isolani della Caldonazzo, 44 anni compiuti ma un aspetto fisico sempre al top, c’è spazio anche per il lavoro. Anzi, la sua carriera è iniziata proprio tra Porto Rotondo e l’isola di Mortorio nel film “Fratelli d’Italia”, dei Vanzina, dove interpretava la giovane rampolla di una famiglia bene di cui si innamorava il “borgataro” Christian De Sica. Negli ultimi anni, invece, le sue trasferte nell’isola hanno sempre avuto a che fare con il teatro. «Venire qui in tournee mi ha permesso di conoscere la Sardegna invernale. Macomer, Arzachena, e tanti altri. Tutti teatri piccoli, con un pubblico molto esigente. Un’altra volta, invece, un mio ex-fidanzato mi portò 3 giorni a Oristano per la sagra della pecora bollita. Ottima esperienza, anche perché io adoro la cucina sarda, dal porcetto alle seadas». Fino a ieri Nathalie Caldonazzo ha fatto parte a Golfo Aranci della giuria del Figari film fest, il festival internazionale di corti giunto alla terza edizione. «E’ stato un grande onore. Mi ha fatto molto piacere essere chiamata da Matteo Pianezzi, un bravissimo attore che ho visto due volte a teatro a Roma. Stare insieme a questi ragazzi ti fa capire che si possono ancora fare cose importanti».

Dopo la vacanza sarda la Caldonazzo è attesa a teatro – Plauto in estate, una commedia francese nella stagione invernale – e al cinema con “Oggi a te domani a me”, con Giancarlo Giannini e Anna Falchi. E la tv che la lanciò come primadonna del Bagaglino? «Farla tanto per farla non mi interessa. Anni fa ho scelto di darmi al teatro, di fare un mestiere che, per quanto faticoso, è un mestiere vero. Ho fatto grandi rinunce, ma allo stesso tempo ho l’opportunità di stare sul palcoscenico con gente come Quartullo, Foà, Salines. Reality in tv? L’unico che accetterei è Ballando con le stelle di Milly Carlucci».

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