La Nuova Sardegna

Barracello muore mentre aiuta a spegnere un rogo

di Stefania Puorro
Barracello muore mentre aiuta a spegnere un rogo

Monti, la vittima, 61 anni, era un volontario: stava srotolando una manichetta quando lo ha stroncato un infarto

24 giugno 2013
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MONTI. Il suo cuore grande e generoso lo ha tradito. Proprio mentre dava una mano a spegnere un piccolo incendio. Pinuccio Marini, 61 anni, viticoltore di Monti in pensione e soprattutto volontario dei barracelli e della protezione civile, è stato colpito da infarto mentre stringeva la manichetta tra le mani.

Non c’è stato nulla da fare, per lui. E’ intervenuta subito la guardia medica, poi due ambulanze del 118, ma tutti i tentativi per rianimarlo sono purtroppo risultati vani.

Sono le 15,30 di ieri. Il vento di maestrale è forte. Nella periferia di Monti, alle spalle del cimitero, scatta l’allarme: c’è un incendio, forse doloso. Non è esteso, ma bisogna muoversi, perché le fiamme potrebbero allargarsi rapidamente. Si mobilitano subito gli uomini della protezione civile, i barracelli, l’elicottero della forestale e i vigili del fuoco di Olbia.

Tra i barracelli c’è anche Pinuccio Marini. Lui è sempre tra i primi ad arrivare quando c’è un’emergenza. Nonostante fosse impegnatissimo a curare gli ultimi dettagli della festa di San Giovanni (faceva parte del comitato organizzatore), molla tutto e arriva nella zona del rogo con il mezzo antincendio messo a disposizione del Comune. Srotola la manichetta, l’afferra, e comincia la sua opera di volontario. Passano solo pochi minuti, però. Pinuccio Marini ( noto in paese come “Pinucceddu” per la sua statura minuta) si accascia improvvisamente. Il collega che è al suo fianco, lo chiama, lo scuote. Capisce che è successo qualcosa di grave e dà immediatamente l’allarme. Arrivano i soccorsi, ma la tempestività risulta inutile. Il cuore di Pinuccio Marini si era già fermato. Per sempre.Tutto il paese, è profondamente scosso. E tutti hanno ricordato quanto fosse immensa la generosità di “Pinucceddu”. «Era amato, stimato, benvoluto - raccontano gli amici e i tanti volontari che si sono trovati con lui in numerose emergenze -. Un piccolo grande uomo dal cuore infinito. Lui metteva il suo tempo al servizio della comunità e del territorio ed era strafelice di farlo. E anche ieri, mentre correva da una parte all’altra per dare il suo prezioso contributo all’organizzazione della festa di San Giovanni, non ha esitato un attimo a intervenire di fronte a un incendio che doveva essere spento prima che potesse diventare pericoloso». Ha detto agli amici del comitato, che il dovere lo chiamava ed è corso nella zona del fuoco. Perché per lui, gli altri e la loro sicurezza erano sempre al primo posto. L’incendio è stato domato in fretta: sono andati distrutti circa 1000 metri quadri di pascolo, e non si esclude il dolo. Sono in corso le indagini da parte del nucleo investigativo del corpo forestale. E sarebbero state sentite anche alcune persone che si trovavano nei pressi del cimitero.

Pinuccio Marini lascia un vuoto incolmabile, a Monti. Un paese che era la sua grande famiglia, con cui condivideva ogni momento della giornata, soprattutto da quando aveva smesso di fare il caposquadra nelle vigne di Piero Mancini. Ma la sua vita era comunque impegnatissima, tanto che faceva il volontario praticamente a tempo pieno e trovava pure il tempo per dare un aiuto quando si trattava di organizzare eventi e manifestazioni. In questo periodo era coinvolto nella grande festa di San Giovanni. Per ieri e oggi erano stati programmati tanti appuntamenti: sono stati annullati tutti quelli civili. Verranno invece celebrate le messe, durante le quali più volte verrà ricordato il nome del piccolo grande “Pinucceddu”.

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