La Nuova Sardegna

Sbarca a Porto Cervo il sogno americano di Andy Warhol

di Serena Lullia
Sbarca a Porto Cervo il sogno americano di Andy Warhol

Mostra curata da Achille Bonito Oliva allo Mdm museum. Numerose opere raccontano un fertile momento creativo

13 giugno 2013
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PORTO CERVO. Il sogno americano attraverso le opere di Andy Warhol. La Promenade du port riapre al pubblico il suo scrigno dell’arte, l’Mdm museum. E lo fa con la mostra “Andy Warhol, the american dream” dal 15 giugno al 21 settembre, curata da Achille Bonito Oliva e organizzata da Artes. L’esposizione è una passeggiata artistica nel sogno americano dalla metà degli anni 70 alla rivincita conservatrice degli 80. Una storia che viene raccontata attraverso una selezione di opere, provenienti per lo più da collezioni private italiane, che giocano intenzionalmente sulla ripetizione ossessiva dei soggetti, utilizzata da Warhol come mezzo espressivo. La mostra offre la rara occasione di vedere in anteprima un video inedito girato nel maggio del 1982 da Andy Warhol e Peter Wise durante un viaggio da New York a Cape Cod, nel Massachusetts. Il film sarà proiettato nella prima delle cinque sezioni in cui si articola l’esposizione di Porto Cervo. Al suo interno opere uniche, multipli in edizioni limitata e a larga tiratura. Un viaggio nell’eredità del guru della pop art made in Usa e profeta dei “15 minuti di fama per tutti”.

Una sezione della mostra al Mdm museum sarà dedicata ai ritratti. Quelli eseguiti su commissione di noti imprenditori italiani o che raffigurano personaggi noti della Factory, come Christa Päffgen , alias Nico, l’attrice, cantautrice e modella tedesca che con Warhol condivise glamour, inquietudini e sperimentazione artistica; o quello di Joseph Beuys celebrato come superstar del mondo dell’arte e della comunicazione. Spazio poi al ciclo Shoes diamond dust del 1980, in cui la polvere di vetro dà un aspetto patinato agli oggetti più comuni, e ai Camouflage del 1986, in cui la simbologia del mimetismo militare si piega all’estetica espressionista della pittura astratta. Un’altra sezione ripropone i soggetti più noti, gli oggetti di consumo e le icone pop dell’artista sotto forma di rare stampe d’autore. Fra queste il portfolio Marilyn del 1967; la serie Ladies and gentlemen, realizzata nel 1975 prendendo come modelle le drag queen del club newyorkese “The gilden grape” , diventato oggetto di un saggio di Pier Paolo Pasolini scritto in occasione della personale di Warhol a Ferrara; e ancora la serie dedicata allo scrittore danese Hans Christian Andersen nel 1987. Una quarta sezione è incentrata sulle molteplici collaborazioni avute da Warhol con case discografiche, cantanti e gruppi musicali. Da Thelonious Monk ad Aretha Franklyn, dai Velvet underground ai Rolling Stones. Collaborazioni che hanno visto l’artista vestire i panni del produttore e spesso firmare sin dal 1949 copertine entrate poi nella storia della cultura alternativa. La quinta e ultima sezione ha un valore didattico ed è formata da cinque t-shirt che riproducono le opere dell’artista. La mostra è la prima tappa di un progetto espositivo più ampio, prodotto da Artes e curato da Achille Bonito Oliva, che arriverà al Pan di Napoli e poi al Kremlin di Kazan in Russia. L’inaugurazione ufficiale della mostra è per il 22 giugno ma l’esposizione sarà già aperta dal 15 giugno da martedì a domenica dalle 17 alla mezzanotte. L’ingresso è libero. Info e prenotazioni per visite guidate 339.4258662, oppure direzione@mdmmuseum.com.

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