La Nuova Sardegna

Il super governo dell’acqua

di Umberto Aime ; di Umberto Aime

Definito il comitato d’indirizzo, il nuovo commissario Ato sarà Alessandro Bianchi

07 giugno 2013
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CAGLIARI. Prima o poi qualcuno lo chiamerà il super governo dell’acqua pubblica. È il Comitato d’indirizzo, voluto dal Consiglio regionale, che dovrà traghettare l’Autorità d’ambito o Ato (è l’organismo politico a monte di Abbanoa) verso la riforma e scegliere nel frattempo l’advisor incaricato di controllare i bilanci del gestore unico del servizio idrico.

Metterlo assieme, il Comitato, è stata una faticaccia fra veti incrociati, maggioranza e opposizioni sfilacciate, nomine bruciate in una notte e anche ripescaggi miracolosi. Cioè niente di nuovo, accade sempre così, dietro le quinte, quando ci sono in ballo poltrone e incarichi, che stavolta potrebbero essere anche non remunerati ma comunque valgono punti e potere.

Il commissario. All’inizio della settimana prossima quello attuale, Franco Piga, sarà sostituito dal sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi. La nomina spetta alla giunta Cappellacci, che accoglierà senza fiatare la proposta del Comitato delle autonomie locali – dove presidente e maggioranza sono del centrosinistra – per due motivi: l’ottimo curriculum del candidato e la volontà di riappacificare in fretta i rapporti con i sindaci. Si sa, Cagliari e Sassari (amministrati dal centrosinistra) hanno minacciato più volte la rivoluzione contro la Regione nelle assemblee di Abbanoa in cui sono soci di maggioranza e quel fuoco andava spento. Comunque, nell’Ato, sarà Bianchi ad avere il potere di firma fino al 31 dicembre.

Il comitato. È composto da otto sindaci, come sono otto le Province, anche se poi il criterio territoriale è finito nel cestino. Due sono stati nominati dal Consiglio regionale: Angelo Nocco, Meana Sardo, in quota Pdl, ed Eugenio Lai di Escolca, scelto da Sel e accettato dal Pd con qualche borbottio. Quattro li ha nominati invece il Comitato delle autonomie. Sono del Pd Giovanni Manca (Osilo), Anna Muretti (Trinità d’Agultu) e Teresa Pani (Villacidro). Mentre un’area variegata che ruota attorno al Pdl ha votato all’ultimo momento Pierfrancesco Garau (sindaco di Arborea) e scaricato un altro Garau (Massimiliano di Suelli) pare per fare un torto a Cappellacci. Che però poche ore dopo ha recuperato il coordinatore provinciale di Cagliari del Pdl e suo amico personale, Massimiliano Garau appunto, con una delle due chiamate riservate alla giunta. Con l’altra ha premiato l’Udc, che ha scelto Mario Fadda, sindaco di Maracalogonis.

I poteri. Presieduto da Giovanni Manca e insieme al commissario Alessandro Bianchi, il comitato dovrà indirizzare la politica dell’Autorità d’ambito e controllare anche la gestione dell’acqua pubblica. Ma prima di tutto, come deciso dall’ultima assemblea dei sindaci-soci, dovrà nominare l’advisor che avrà il compito di verificare i bilanci di Abbanoa e stabilire se sono state commesse le irregolarità contabili denunciate di recente dal collegio dei revisori. Poi lo stesso comitato dovrà affrontare altri tre punti delicati: il possibile aumento delle tariffe, a sollecitarlo da tempo è Abbanoa ma i sindaci sono contrari, poi sbloccare i finanziamenti per gli appalti di manutenzione e infine preparare una via d’uscita. Servirà nel caso in cui l’Unione Europea dovesse bocciare i 144 milioni della Regione per la prima capitalizzazione del gestore unico, che da anni ha i conti in rosso. Perché, sia chiaro, senza quei milioni Abbanoa rischia davvero grosso.

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