La Nuova Sardegna

«Boicotteremo la Pasquetta al centro commerciale»

di Vannalisa Manca
«Boicotteremo la Pasquetta al centro commerciale»

Sassari, l’invito rivolto dai sindacati ai cittadini. Il lunedì dell’Angelo si manifesta davanti ad Auchan

29 marzo 2013
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Cresce il malessere tra i lavoratori che operano nei centri commerciali, dopo l’annuncio dell’apertura anche nella giornata festiva del lunedì di Pasqua. Il sindacato di categoria - Fisascat, Filcams e UilTucs - ha annunciato manifestazioni di protesta, con una giornata di sciopero proclamata proprio per lunedì. Una protesta alla quale si è unita anche l’Ugl che stamane terrà un’assemblea dei lavoratori di Auchan, la sigla della grande distribuzione che ha pubblicizzato l’apertura di Pasquetta.

L’appello unitario contro la liberalizzazione selvaggia degli orari degli esercizi commerciali è arrivato dal Tavolo del commercio, convocato in Comune l’altra mattina dall’assessore alle Attività produttive Gianni Carbini, alla presenza di associazioni di categoria e sindacati dei lavoratori. Ai dirigenti della grande distribuzione è stato rivolto l'invito a non aprire nella giornata del Lunedì dell’Angelo. «Se questo non avvenisse - dice Gianni Simula, direttore provinciale di Confesercenti Sassari-Gallura - chiediamo con forza e convinzione ai cittadini di non recarsi, in quella giornata, nei centri commerciali per fare acquisti, per dimostrare solidarietà ai dipendenti che si trovano "costretti" a rinunciare a una giornata di festa e soprattutto per dimostrare scarso interesse per queste inopportune giornate di apertura».

Un invito al boicottaggio, perchè - come scrivono i sindacati in un documento - i lavoratori sono costretti a turni stancanti, che consentono raramente di avere domeniche e festivi liberi. Tanto più che «la liberalizzazione selvaggia - dice Alessandro Marcellino, della Fisascat Cisl - non crea nuovi posti di lavoro, anzi si parla di 35 esuberi nella catena Auchan, mentre sommando altre realtà, ci è stata prospettata la possibilità di trasformare 70 contratti full time in altrettanti part time».

Anche questo sarà argomento di discussione nel prossimo Tavolo del commercio, convocato per il pomeriggio del 10 aprile, al quale saranno invitati anche i rappresentanti della grande distribuzione. Sarà l’occasione per fare un bilancio di quali effetti ha prodotto, a un anno dalla sua entrata in vigore, la legge Salva-Italia che ha liberalizzato gli orari dei negozi.

In proposito, si tirano le somme sull'iniziativa "Libera la domenica", che in occasione del Natale era stata appoggiata anche dall’arcivescovo Paolo Atzei e dalle parrocchie, e che si propone di far cambiare la legge. Confesercenti e il Circolo Giuseppe Dossetti hanno raccolto finora circa 2000 firme a Sassari e nel circondario. Molte di queste adesioni sono arrivate dai lavoratori della distribuzione organizzata.

«Gli eccessi di liberalizzazione - dicono i promotori dei banchetti - penalizzano i piccoli negozi, costringendo imprenditori e lavoratori a sacrificare valori importanti come la famiglia e il riposo, senza avere in cambio nessun riscontro economico. Senza una nuova legge di riordino, nei prossimi 5 anni le micro imprese del settore sono condannate alla chiusura». E di fronte alle serrande che ogni giorno si abbassano all’interno dei centri urbani, sindacati e piccoli commercianti sono uniti nella battaglia contro le aperture nei giorni festivi, se non concordate e pianificate come a Sassari avveniva sino all’anno passato. «Ancor più - rimarca Simula di Confesercenti - siamo contrari all'apertura nei giorni festivi e quindi al lavoro nel giorno di Pasquetta. Siamo totalmente d'accordo con le sigle sindacali dei lavoratori che hanno proposto di protestare con lo sciopero».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Trasporti

Numeri in crescita nel 2023 per gli aeroporti di Olbia e Cagliari, in calo Alghero

Le nostre iniziative