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Latte contaminato, si cerca l’allevamento

Latte contaminato, si cerca l’allevamento

LANUSEI. Dopo la scoperta del latte ovino contaminato da aflatossine in una piccola azienda di trasformazione dell’Ogliastra, i veterinari dell’Asl di Lanusei in collaborazione con i ricercatori dell’...

27 gennaio 2013
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LANUSEI. Dopo la scoperta del latte ovino contaminato da aflatossine in una piccola azienda di trasformazione dell’Ogliastra, i veterinari dell’Asl di Lanusei in collaborazione con i ricercatori dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna sono alla ricerca dell’allevamento nel quale è stato prodotto il latte inviato poi al piccolo caseificio.

Una ricerca particolarmente complicata che impegnerà i veterinari dell’Asl ogliastrini per qualche settimana visto che gli allevamenti ovini e caprini in quella zona sono molto numerosi. E inoltre, ad aumentare le difficoltà, c’è anche il maltempo che costringe i pastori a utilizzare mangimi per sfamare le greggi, visto che la neve e il freddo impediscono il pascolo. E la contaminazione avviene proprio attraverso le granaglie e i mangimi visto che le aflatossine sono una particolare specie di tossine naturali che si sviluppano nelle granaglie dei campi o nei depositi di stoccaggio.

La contaminazione del latte ovino è stata accertata dai ricercatori dell’Istituto zooprofilattico in un’azienda di trasformazione in Ogliastra, ma insieme alla scoperta, dall’Izs è anche arrivata una rassicurazione: «Non c’è alcun rischio per i consumatori, perché i prodotti contaminati non sono arrivati in commercio». Quello in Ogliastra è stato il primo caso di positività accertato oltre i limiti stabiliti per questa tipologia di sostanze pericolose per la salute. Una volta ingerite dagli animali – hanno spiegato dallo Zooprofilattico – vengono metabolizzate e i residui tossici finiscono nel latte.

Ora resta da scoprire quale sia l’allevamento che sta alimentando il bestiame con mangimi contaminati per intervenire e rimuovere le aflatossine che sono prodotte da alcuni funghi che, a determinate condizioni di temperatura e umidità, crescono naturalmente nelle granaglie. (plp)

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