La Nuova Sardegna

ogliastra

Latte ovino contaminato dalle aflatossine

Latte ovino contaminato dalle aflatossine

La scoperta è stata fatta dall’Istituto zooprofilattico: «Nessun rischio per i consumatori»

26 gennaio 2013
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Un caso di contaminazione da aflatossine nel latte ovino è stato accertato dall’Istituto zooprofilattico della Sardegna, in un’azienda di trasformazione in Ogliastra. Ma insieme alla scoperta della contaminazione, dall’Izs arriva anche una rassicurazione: «Non c’è alcun rischio per i consumatori, perchè i prodotti contaminati non sono arrivati in commercio». Quello accertato nell’azienda in Ogliastra è il primo caso di positività oltre i limiti stabiliti per questa tipologia di sostanze pericolose per la salute. Le aflatossine sono una particolare specie di tossine naturali che si sviluppano nelle granaglie dei campi o nei depositi di stoccaggio, soprattutto mais. «Una volta ingerite dagli animali – ha spiegato la responsabile delle analisi dello zooprofilattico, Giannina Chessa – vengono metabolizzate e i residui tossici finiscono nel latte con conseguenti rischi per la salute umana Per il consumo di carne, invece, non esistono rischi associati». Gli esami sono stati eseguiti dal laboratorio di chimica ambientale dell’Izs nell’ambito del Piano straordinario di monitoraggio predisposto dalla Regione, in accordo con il ministero della Salute. Già da ottobre, gli organismi di controllo avevano rilevato il rischio di una possibile presenza di aflatossine in alcuni alimenti a causa delle particolari condizioni climatiche favorevoli per lo sviluppo di queste sostanze tossiche. Da qui l’estensione delle analisi a tappeto in tutta la Sardegna e l’incremento dei test di laboratorio rispetto agli esami di routine già previsti nei Piani di monitoraggio nazionale. «Grazie al sistema dei controlli sanitari, i prodotti contaminati non sono arrivati in commercio – ha spiegato il direttore generale dell’Izs, Antonello Usai –, un elemento a garanzia della salute pubblica che deve rassicurare i consumatori. Inoltre, il sistema di tracciabilità della filiera alimentare permetterà di individuare le aziende interessate dal fenomeno, una circostanza che consentirà di rimuovere in tempi brevi le cause». I campioni prelevati nell’azienda ogliastrina dalla Asl di Lanusei erano di latte ovino destinato alla trasformazione. L’Istituto zooprofilattico della Sardegna ha anche precisato che il termine contaminazione potrebbe trarre in inganno e provocare allarmismi ingiustificati, mentre la scoperta deve essere intesa come un grande successo dell’attività dei ricercatori visto che il primo caso di contaminazione da aflatossine in Sardegna è stato immediatamente individuato. Le aflatossine sono prodotte da alcuni funghi che, a determinate condizioni di temperatura e umidità, crescono naturalmente nelle granaglie. (plp)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative