La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Il Consiglio delle autonomie è d’accordo col disegno di legge con cui la giunta regionale ha soppresso l’Autorità d’ambito (l’organo politico che sta a monte di Abbanoa e ad esempio decide le tariffe) ma il commissario-traghettatore non dovrà essere un tecnico ma «espressione degli enti locali» . È per questo che il presidente del Consiglio delle autonomie, Gianfranco Ganau, ha sollecitato la correzione dell’articolo uno della norma transitoria: «Non può esserci – si legge in un comunicato – l’ennesima dimostrazione anche sul futuro dell’Ato della vocazione centralistica della Regione. Aggiunta a una ingiustificabile superficialità con cui in Regione sono trattati temi decisivi e prioritari per la Sardegna, come la gestione dell’acqua». Secondo Ganau, «l’isola vive sul tema una situazione di emergenza incredibile. Gli stessi dipendenti dell’Autorità d’ambito, ascoltati in audizione dall’ufficio di presidenza del Cal – hanno espresso preoccupazione per il blocco totale dell’ente che non può e non deve essere riaffidato nelle mani della Regione».¯