La Nuova Sardegna

Crowd funding per documentare l’abbandono

di Paolo Curreli
Crowd funding per documentare l’abbandono

Un film che racconta lo spopolamento dei paesi finanziato dalle donazioni dei cittadini su internet

09 dicembre 2012
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Uno sguardo sullo spopolamento passato e sugli effetti nel presente.

Un viaggio che tre filmaker hanno cominciato attraverso le decine di paesi e costruzioni fantasma dell'isola. La molla non è la documentazione sociologica ma la volontà di immergersi in un mondo "altro" farsi trascinare da atmosfere magiche e inquietanti. Richiamare i fantasmi delle vite che hanno attraversato questi luoghi .

Il documentario è in cantiere. Ci stanno lavorando Martino Pinna, ideatore del progetto, responsabile del sito Sardegna Abbandonata. Davide Lombardi giornalista e videomaker, autore di documentari per Officine Tolau , Alessandro Violi videomaker, Enrico Ruggeri e Elio Cassarà, musicista il primo, pittore il secondo, sono gli autori delle musiche del film.

Presentano così il loro progetto. «Strade vuote. Stazioni abbandonate. Rottami d'auto. Paesi fantasma. Fabbriche abbandonate. Tutto è fermo, l'uomo non c'è più. Questa è la Sardegna di Sardegna abbandonata: un'isola misteriosa dove dell'uomo non è rimasta più traccia. Ovunque regna il silenzio. Ma qualcuno è rimasto. Pochi superstiti, nascosti nei paesi dell'interno, che noi andremo a incontrare. Siamo nel passato, nel futuro, o forse nel presente? ».

L'esempio è quello della bellissima villa Eleonora di Oristano, una costruzione dell'800 che dopo la donazione al comune cade in rovina. Il lavoro fotografico per ora, di Sardegna Abbandonata ha avuto il merito di accendere una luce su questi gioielli dimenticati.

«Per il finanziamento non abbiamo voluto finire nella lista di prodotti che hanno assorbito risorse pubbliche per poi essere dimenticati, film che nessuno ha visto - dice Martino Pinna - ci siamo rivolti a un metodo nuovo. Il crowd funding». Un metodo reso celebre da Obama , che lo ha usato per finanziare la sua campagna elettorale, dal Louvre che con la sua campagna “Tutti mecenati” lo utilizza per salvare i capolavori dell’arte e da svariate azioni di solidarietà umanitaria.

Il “finanziamento dalla folla” si basa su cifre anche piccole. Le piattaforme web permettono di creare la collaborazione dei soggetti coinvolti, e di seguire lo sviluppo del progetto giorno per giorno.

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