La Nuova Sardegna

I sindacati: «Abbanoa è spinta al fallimento per favorire i privati»

di Alfredo Franchini

Cgil-Cisl e Uil: «La Regione agevola il collasso della società» A rischio lo stipendio di duemila lavoratori del settore idrico

04 dicembre 2012
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CAGLIARI. La denuncia è davvero grave: «La giunta sta provocando il collasso economico di Abbanoa per far entrare nella compagine azionaria alcuni soci privati». Lo sostengono i segretari regionali del sindacato di categoria Migheli (Cgil), Murgia (Cisl) e Cro (Uil). Un’accusa pesante e un allarme per i duemila lavoratori diretti e degli appalti che gravitano attorno al pianeta acqua in Sardegna. Per Cgil-Cisl e Uil «se la Regione volesse favorire il fallimento della società sarebbe gravissimo sul piano morale e andrebbe contro l’esito del referendum nazionale che escludeva la possibilità di privatizzare un bene come l’acqua». L’unica cosa certa è che Abbanoa si trova in una situazione sempre più precaria sul piano finanziario e anche per le azioni legali intraprese dall’Enas, società controllata dalla Regione, che ha chiesto e ottenuto il pignoramento dei conti postali e bancari di Abbanoa per recuperare i crediti relativi alla vendita di acqua grezza. «Azioni legali che rischiano di compromettere l’erogazione delle retribuzioni dei lavoratori», affermano i segretari della Filtem, Femca e Uilcem. I sindacati accusano la Regione per la scelta di richiedere all’Ue l’approvazione della capitalizzazione di Abbanoa. Un passaggio, questo, che ha ritardato l’iter burocratico e ha provocato un allungamento dei tempi stabiliti per l’indispensabile capitalizzazione. Il sindacato controbatte: anche Abbanoa vanta numerosi crediti nei confrotni di società regionali: «Cosa succederebbe se fosse Abbanoa a chiedere il pignoramento dei conti delle Asl o dei consorzi industriali e di tutti gli enti che hanno cumulato debiti nei confronti di Abbanoa per 35 milioni di euro». Anche isytituzioni statali, enti locali e Vigili del fuoco hanno debiti per bollette non pagate, come ormai di norma per via dei vincoli del Patto di stabilità che impediscono al settore pubblico di saldare i propri debiti. Il sindacato ripete: «Perché c’è ostracismo verso Abbanoa»?

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