La Nuova Sardegna

In un’assemblea popolare i dubbi della città

di Alessandro Farina
In un’assemblea popolare i dubbi della città

L’investimento presentato nell’aula consiliare. Il sindaco: decideremo coinvolgendo tutti

17 settembre 2012
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BOSA. A tratti il dibattito sulla bozza progettuale elaborata da Condotte sui possibili insediamenti turistici a Sa Sea, Tentizzos-Sa Miniera e Campu ’e Mare, presentata nella riunione di mercoledì sera nell’aula consiliare di piazza Carmine, è stato duro e teso. Ma nel complesso, tutto compreso (precedenti storici inclusi, in tema di sviluppo sulla costa), le varie posizioni si sono confrontate in una pacata discussione. Anche perché siamo ancora agli inizi del percorso progettuale, che deve fare i conti anche con i vincoli già esistenti nell’incontaminato tratto di costa che ricade nell’area Sic (sito di intresse comunitario) del Marrargiu.

Un primo incontro quindi, che fa chiarezza sulle scelte che Condotte Immobiliare propone alla città del Temo. Percorso che il grande gruppo imprenditoriale vorrebbe intraprendere per rendere “appetibile” Bosa ai grandi del mercato internazionale delle vacanze: questo l’obiettivo del cambio di rotta rispetto al precedente costituito dal complesso di Campu ’e Mare, i trecentoventi ettari che si sommano nell’area urbana e lungo la costa. Considerato quindi che da queste parti il pilastro dell’artigianato, edilizia in primo luogo, si è schiantato sul terreno della crisi generale, con agricoltura e pesca che da tempo hanno alzato bandiera bianca, in molti sono convinti che lo sviluppo della città del Temo passi inesorabilmente attraverso la evolutiva cruna dell’ago di servizi e strutture turistiche di qualità. Ma se l’obiettivo è probabilmente comune, le ricette, questa l’impressione (in particolare per il ruolo che dovrebbe giocare la costa del Grifone) appaiono quantomeno distanti.

La bozza progettuale insomma, forse già alla luce di quanto emerso, potrebbe presto arricchirsi di notevoli variabili, che rispondano ai dubbi e alle segnalazioni affiorate dagli ambienti politici come dal pubblico presente in sala già mercoledì sera, necessarie per contemperare esigenze di tutela ambientale e indiscutibili pretese di mercato, ossia i due piatti della bilancia da equilibrare.

In un percorso, ha comunque precisato il sindaco Pierfranco Casula, che oltre che con Condotte «andrà affrontato con il coinvolgimento delle forze politiche, della parti sociali e dei cittadini».

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