La Nuova Sardegna

“Sprawl”, il futuro disegnato da Massimo Dall’Oglio

di Fabio Canessa
“Sprawl”, il futuro disegnato da Massimo Dall’Oglio

Da ottobre il nuovo progetto del fumettista cagliaritano: una serie cyberpunk che si potrà leggere, gratis, sul web

15 settembre 2012
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L'Europa è stata distrutta da un meteorite che ha provocato la glaciazione dell'emisfero Nord. L'America, quel che resta, è sconvolta da una guerra civile. In Asia, India e Cina - le due grandi potenze produttrici di tutta la nuova tecnologia - combattono tra loro. L'Africa è invece rinata, Mombasa è diventata una delle più grandi capitali del mondo. È nella città del Kenya, in un futuro imprecisato dai connotati cyberpunk, che si svolge il nuovo fumetto di Massimo Dall'Oglio. Il disegnatore cagliaritano - con alle spalle pubblicazioni per Panini, Bonelli, Bd, Les Humanoides Associés e altre case editrici - sta per lanciare un nuovo progetto, davvero innovativo: un web fumetto (ma anche manga si potrebbe dire considerando lo stile di Dall'Oglio) dal titolo "Sprawl". «La data di partenza è il primo ottobre, per seguire il progetto basterà andare nel mio sito www.karmaspazio.it» spiega l’autore che oggi sarà protagonista a Mogoro con altri fumettisti di una giornata dedicata alla nona arte.

Come nasce il progetto?

«Ho deciso che dovevo fare qualcosa di mio, come piaceva a me. Avevo voglia di fare una cosa cyberpunk che non fosse solo un fumetto, ma anche intrattenimento in più direzioni e volevo un progetto che si sviluppasse sul web e che fosse totalmente gratuito».

Che tipo di intrattenimento?

«Vario. Per esempio ho già fatto la colonna sonora. In genere quando disegno ascolto della musica da accostare ai disegni, questa volta ho detto: “No. Faccio io la musica, come piace a me”. E l'ho messa in un canale Youtube a disposizione di tutti. Più avanti c'è l'idea di fare un gioco di carte, sempre a tema cyberpunk e basato ovviamente sulla storia del fumetto che resta il cuore di tutto. L’idea è di fare un progetto di intrattenimento continuato, ogni volta che c'è un'idea metterla nel sito, ma tutto basato sul fumetto. E poi c'è anche il blog “vitanellosprawl” che userò come diario dei personaggi. Ed è pensato per andare a braccetto con il fumetto. Un completamento di “Sprawl”, con degli approfondimenti psicologici, delle cose per comprendere meglio i personaggi, capire meglio chi sono. E ci saranno ogni tanto anche delle mie riflessioni».

Perché "Sprawl"?

«Nell'urbanizzazione è la città diffusa. Partendo da questo concetto, tutto il progetto sarà diffuso su piattaforme gratuite di Internet: quindi Youtube, Facebook, Blogger, i vari software gratuiti per la lettura su iPad. Non ci sarà niente a pagamento».

Nessun tipo di sostegno?

«Ci sarà la possibilità di donazioni. Pensavo a un angolo shopping con gadget, magliette, poster. Ma più avanti, quando avrò pronto il fumetto anche in inglese e francese».

Che tipo di periodicità avrà?

«Non avrà una cadenza troppo regolare e i capitoli non avranno tutti lo stesso numero di pagine. Per esempio il primo, che sarà online a breve, è composto da una sessantina di pagine».

Molte per un fumetto destinato al web.

«Vorrei fare sempre capitoli corposi. I capitoletti di poche pagine non mi piacciono. Non riesco a raccontare in modo striminzito, con dei ritmi stretti. Visto che non ho nessun obbligo editoriale ho deciso di prendermi tutto il respiro che voglio. Mi piacciono i fumetti lenti. Soffermarmi sui gesti, sui dettagli, su uno sguardo. Per esempio il primo capitolo è ostico, non ai canoni classici, non c'è una scena d'azione. Non ha un ritmo equilibrato. Però è il primo capitolo che piace a me e spero a quella nicchia che vorrà seguire la mia storia. Il progetto vuole essere esattamente il modo in cui io vedo il fumetto, per questo nessun editore lo vorrà mai così e io non lo darò mai».

La storia, ha anticipato, è ambientata in una futuristica città africana. Ma in che anno?

«Non c'è un anno specificato. È ambientato un po' ai tempi di “Underskin” che avevo realizzato con Andrea Iovinelli per la casa editrice francese Les Humanoïdes Associés. Ho ripreso il personaggio di Sam Baron e l'ho fatto trasferire a Mombasa. Chi ha letto Underskin capirà il periodo. Però io non lo dico. Siamo nel futuro».

C’è un autore al quale si è ispirato?

«Se devo fare un nome dico Mamoru Oshii. Del suo mondo mi piacciono i ritmi, i silenzi. E questo ho messo anche nel mio fumetto».

Che risposta si aspetta dunque dai lettori?

«Il fumetto è piuttosto ermetico. Sicuramente sarà difficile trovare pubblico, però a me piace così. Volevo una cosa tutta mia, con le mie idee. Anche se lo leggeranno pochi non importa. Tengo molto a “Sprawl”, è un progetto che spero duri tutta la mia vita professionale».

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