La Nuova Sardegna

Arresti domiciliari per Doddore Meloni colpito da malore

di Giampaolo Meloni
Arresti domiciliari per Doddore Meloni colpito da malore

Oristano, l’indipendentista in sciopero della fame in carcere è stato ricoverato in ospedale: poi il provvedimento del gip

24 agosto 2012
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ORISTANO. Salvatore Meloni è agli arresti domiciliari. Ma non potrà comunicare con estranei al proprio nucleo familiare. Il provvedimento del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Oristano gli è stato notificato nella tarda mattinata, dopo che l’indipendentista era stato ricoverato nell’ospedale San Martino a causa del peggioramento delle sue condizini di salute in carcere.

Nonostante la svolta preoccupante, il leader del movimento indipendentista sardo Malu Entu non intende desistere dalla propria iniziativa di protesta e ha ribadito di volere proseguire con lo sciopero della fame e della sete. Il crollo è arrivato in piena notte, determinato proprio dalla rinuncia al cibo e all’acqua che Salvatore Meloni ha intrapreso dal primo istante, sabato mattina, quando è entrato nel carcere di Oristano in esecuzione dell’arresto per frode fiscale. L’allarme è scattato dopo la mezzanotte, quando i medici del carcere hanno constatato che Dodore, gravemente indebolito, debilitato e disidratato aveva perso conoscenza. Calo glicemico importante, pressione molto bassa, insomma un quadro generale che non permetteva più la permanenza in cella, hanno portato i sanitari a disporre il ricovero urgente nell’ospedale San Martino.

Anche in terapia, Meloni ha continuato a rifiutare di alimentarsi e bere, per cui è tenuto sotto stretta osservazione medica.

Superata l’emergenza, Salvatore Meloni non dovrà tuttavia rientrare nel carcere. Nella stessa mattinata, nella stanza dell’Unità operativa di medicina dell’ospedale, dove è piantonato da due agenti della polizia Penitenziaria, gli è stato notificato il provvedimento con il quale il Gip Annie Cecile Pinello ha sostituito la misura della custodia cautelare in carcere, con quella degli arresti domiciliari nella sua abitazione di Terralba. Meloni ha rifiutato di prendere visione della notifica perchè il provvedimento non è scritto in lingua sarda.Sarà comunque necessario attendere alcuni giorni prima che i sanitari dell'ospedale si pronuncino sulle sue condizioni e ne dispongano la dimissione.

Attraverso una nota diffusa più tardi, il partidu indipendenstista sardu Malu Entu ha poi spiegato che il provvedimento del gip e' stato «duramente contestato» dal presidente che ha annunciato «di continuare comunque lo sciopero della fame e della sete anche durante gli arresti domiciliari». La determinazione di Meloni, è stato spiegato, trova ragione nella prescrizione contenuta nell'ordinanza del gip, che gli vieta di comunicare con terzi estranei al nucleo familiare, con qualunque mezzo (posta,telefono,mail, social network o qualunque altra connessione telematica).

«Il presidente Meloni – ha spiegato il suo avvocato difensore Cristina Puddu – viste le limitazioni impostegli dal Gip, prende atto ancora una volta delle motivazioni politiche che hanno determinato il suo arresto, poichè tali divieti non hanno nessuna ragione di essere rispetto alle accuse di presunta evasione fiscale formulate nei suoi confronti». Lo stesso avvocato aveva detto fin dal primo istante di ritenere non sussistenti anche le ragioni della custodia cautelare rispetto alla quale ha preannunciato ricorso al tribunale del Riesame. Doddore Meloni, 69 anni compiuti, originario di Ittiri ma da tempo residente a Terralba dove aveva avviato un’attività di autotrasporti poi fallila nel 2007, quattro anni fa aveva proclamato la Repubblica indipendente di Malu Entu, e domani a Mal di Ventre o eventualmente a Mandriola se ne celebrerà l’anniversario.

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