La Nuova Sardegna

Abbanoa stacca l’acqua alle FdS morose da 7 anni

di Nadia Cossu
Abbanoa stacca l’acqua alle FdS morose da 7 anni

Le Ferrovie della Sardegna senza servizi potrebbero sospendere i collegamenti tra Sassari e Alghero, Nulvi e Sorso

20 luglio 2012
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SASSARI. Una beffa continua per i trasporti del Nord Sardegna. Prima i treni cancellati tra Sassari e Porto Torres, poi il dietrofront di Trenitalia che avrebbe rinviato lo stop delle corse dal 22 al 28 luglio. Ora un altro provvedimento choc: le Ferrovie della Sardegna non pagano le bollette e Abbanoa interrompe l’erogazione dell’acqua. È accaduto tre giorni fa e a diffondere la notizia è stato il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu (nella foto): «Dal 2005 – spiega il sindacalista – ovvero da quando le FdS erano ancora in gestione governativa (prima dunque di passare ad Arst Spa ndc) non è mai stata pagata alcuna bolletta dell’acqua e purtroppo, se non si rimedierà, tra qualche giorno potrebbe accadere un fatto gravissimo». E cioè l’interruzione delle corse dei treni a scartamento ridotto. «Una volta terminata la scorta di acqua nelle cisterne – sostiene Boeddu – il servizio ferroviario garantito da Arst Spa nelle tratte Sassari-Alghero, Sassari-Sorso, Sassari-Nulvi nonché tutti i treni turistici, si interromperà». Sette anni di inadempienza andranno sanati per non rischiare lo stop di collegamenti ferroviari importanti, tra i quali anche il trenino verde. «È urgente – spiega a proposito il segretario della Filt Cgil – che l’azienda Arst Spa reperisca le risorse necessarie per pagare le bollette dell’acqua ignorate dalle ex Ferrovie della Sardegna in tutti questi anni. E dovrà farlo entro due giorni per evitare che ai problemi di natura economica si aggiungano quelli, ben più complicati, di carattere amministrativo». Un lungo iter che potrebbe comportare un pericoloso stop dei trasporti ferroviari.

Per quanto riguarda invece la temuta cancellazione da parte di Trenitalia delle corse tra Sassari e Porto Torres, interviene il segretario regionale della Fit Cisl Valerio Zoccheddu: «Siamo sicuri – sostiene – che l'ipotesi di spostare lo stop al 28 sia una scelta attendista per verificare la reazione delle istituzioni all’ennesimo tentativo del Gruppo FS, che da anni non nasconde il disegno di svincolarsi dalla Sardegna, tentativo già messo in opera con la cancellazione del trasporto merci della divisione Cargo, che troverà una ferma e dura opposizione di istituzioni e parti sociali e pertanto non sarà reso operativo».

Ottimismo motivato una certezza ben precisa: «Abbiamo saputo da fonti sicure che dopo anni di attesa il Contratto di servizio tra Trenitalia e Regione è stato sottoscritto. A fronte di trasferimenti dello Stato pari a circa 40 milioni di euro devono essere garantite qualità e quantità di trasporto ferroviario richiesto dalla Regione. Il contratto deve solo essere registrato, forse già oggi. E così nei prossimi sei anni sarà la Regione ad avere il governo del trasporto ferroviario in Sardegna».

Il passo successivo – l’impressione e che succederà già la prossima settimana – sarà un incontro tra organizzazioni sindacali e Regione. «Quasi certamente saremo convocate per fare il punto della situazione con l’assessorato regionale – dice Zoccheddu – e in questo modo potremo procedere con il confronto sul futuro assetto dei trasporti in Sardegna».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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