La Nuova Sardegna

La Valigia dell’attore. Viaggio nei segreti dell’arte di recitare

di Paolo Coretti
La Valigia dell’attore. Viaggio nei segreti dell’arte di recitare

Tra gli ospiti Pierfrancesco Favino, Carolina Crescentini, Fabrizio Gifuni e il grande regista Ettore Scola

03 luglio 2012
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di Paolo Coretti

Isole del cinema, atto terzo. Dopo il rapporto tra film e musica su cui era incentrato il primo dei quattro festival del circuito, Creuza de ma’ (Carloforte), e con la scrittura, a Pensieri e Parole (Asinara), tocca ora al mestiere dell’attore. La Valigia dell’attore è appunto il nome del festival diretto da Giovanna Gravina che si svolgerà alla Maddalena dal 24 al 29 luglio. Alla sua nona edizione, è intitolato come sempre a Gian Maria Volonté. Organizzato dall'Associazione culturale Quasar, il festival offre al pubblico (l'ingresso è gratuito) un ciclo di proiezioni e di incontri con attori, registi e autori. Quest’anno, oltre alla Fortezza I Colmi, che come di consueto sarà il palco degli eventi serali, la manifestazione potrà contare su nuovi spazi, quali gli ex magazzini Ilva da poco restaurati e affacciati sul porto di Cala Gavetta che ospiteranno ogni mattina gli incontri con i protagonisti di questa edizione.

Gli attori che racconteranno dal vivo la loro esperienza artistica sono Pierfrancesco Favino, Fabrizio Gifuni e Carolina Crescentini. Dai set internazionali giungerà l'attore Rade Serbedzija, Leone d'Oro a Venezia nel '94, che descriverà il suo poliedrico lavoro di recitazione. Carlo Cecchi con Angelica Ippolito e Michele Riondino saliranno sul palco rispettivamente con gli spettacoli “Sik-Sik” di Eduardo De Filippo e “The Fool on the hill”. Ma il lavoro dell’attore, in particolare la sua direzione, quest’anno sarà illustrata da uno dei maggiori registi italiani, Ettore Scola, un’ospite d’eccezione del festival.

Il tributo a Gian Maria Volonté è invece affidato all'opera del regista Elio Petri, di cui verrà proiettato il film “Todo Modo”, e a una mostra fotografica, organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, che raccoglie le più intense foto di scena dei film realizzati insieme dal regista e dal grande attore.

La Valigia dell'Attore, spiegano gli organizzatori, esplora e focalizza la sua attenzione sull'originalità, il fascino e le tecniche dell'interpretazione principalmente cinematografica, ma anche teatrale e televisiva, offrendo al pubblico uno sguardo inedito, originale e intimo del lavoro d'attore. Una manifestazione che tende inoltre a promuovere una visione e una fruizione diversa dell'Arcipelago di La Maddalena. Negli anni hanno partecipato all'evento, tra gli altri, Sergio Rubini, Isabella Ragonese, Borbora Bobulova, Paolo Virzì, Toni Servillo, Paolo Rossi, Valerio Mastandrea, Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Donatella Finocchiaro.

Nell'ambito della manifestazione, l'Associazione Quasar e il Centro Teatro Ateneo - Centro di Ricerca sullo Spettacolo de La Sapienza Università di Roma, organizzano inoltre per il terzo anno consecutivo il Laboratorio sulle tecniche d'attore, programmato dal 17 al 22 luglio. Un master di alta formazione sulle tecniche d'attore che coinvolge sedici giovani attori provenienti dalle principali scuole nazionali di recitazione. Con la collaborazione di Ferruccio Marotti, Fabrizio Deriu e Luisa Tinti, il laboratorio sarà condotto da Pierfrancesco Favino. L'attore, ospite a La Maddalena con il film di Marco Tullio Giordana “Romanzo di una strage”, ha appena ricevuto due importanti riconoscimenti, il David di Donatello e il Nastro d'Argento al Taormina Film Festival 2012. La videoregistrazione del laboratorio, come per le precedenti edizioni tenute da Toni Servillo e Paolo Rossi, sarà pubblicata sul sito Europeana (European Digital Library).

Per il secondo anno La Valigia dell'Attore accoglierà il Premio Gian Maria Volonté, ideato da Felice Laudadio nel 2005 in memoria del celebre attore che proprio a La Maddalena trascorse lunghi periodi della sua vita, stringendo con l'isola un forte legame affettivo. Qui infatti è sepolto dopo la morte che lo colse in Grecia, durante la lavorazione di un film di Theo Angelopuolos, nel 1994.

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