La Nuova Sardegna

Lo stop alle bombe decisione obbligata

Lo stop alle bombe decisione obbligata

CAGLIARI. Il dato politico più rilevante è sicuramente la totale condivisione della decisione di cancellare i poligoni di Teulada e di Capo Frasca e di riconvertire quello del Salto di Quirra. Ma c'è...

02 giugno 2012
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CAGLIARI. Il dato politico più rilevante è sicuramente la totale condivisione della decisione di cancellare i poligoni di Teulada e di Capo Frasca e di riconvertire quello del Salto di Quirra. Ma c'è un altro dato “pesante” che merita una riflessione attenta. Ed è quello dei tempi.

La relazione votata all'unanimità dalla Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito non è infatti il documento conclusivo. Il quadro della situazione disegnata dalle testimonianze e dai consulenti tecnici ha imposto una violenta accelerazione ai lavori della Commissione e una conclusione operativa immediata. Insomma, un’agenda dettata dalla gravità della situazione.

Si legge infatti nella relazione: « Dalle indagini sono emerse realtà tra loro differenziate, ma tali da costituire, nel loro complesso, una fonte di serie preoccupazioni. In alcuni casi, la Commissione ha dovuto prendere atto di una condizione di grave ed ingiustificabile degrado ambientale, decisamente non più accettabile, e tale da reclamare l’adozione di provvedimenti idonei a scongiurare il permanere di ogni rischio, potenziale ed effettivo, per la salute umana».

E ancora: «Da tale constatazione è scaturita l'esigenza – condivisa da tutti i Gruppi politici - di non rinviare alle conclusioni che la Commissione rassegnerà alla Presidenza del Senato al termine del suo mandato, ma di pervenire, con ogni consentita urgenza, all’approvazione di una Relazione Intermedia sull’argomento, dovendosi pronunciare su situazioni che richiedono risposte forti e tempestive».

Insomma, la criticità della situazione ambientale ha imposto

lo stop immediato.

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